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Messina, i porti: le spine e le rose

Il primo posto come scalo passeggeri in tutta l’Unione europea rende orgogliosi ma il caso Tremestieri inquieta. Per il cantiere a sud, che va a rilento da troppo tempo, il Comune nella prossima settimana scioglierà definitivamente il nodo con l’impresa

Il porto più affollato, per numero di passeggeri, dell’intera Unione europea. E quel cantiere ancora fermo al 25 per cento di opere eseguite, simbolo della difficoltà di portare avanti appalti relativi alle grandi infrastrutture. Porto storico e Tremestieri, in sintesi, le contraddizioni di Messina.

Partiamo dalle spine, poi le rose. È arrivata l’ora delle decisioni, da parte dell’Amministrazione comunale. E tutto lascia ormai intendere che si vada alla rescissione del contratto con la “Nuova Coedmar”, l’impresa veneta che cinque anni fa si aggiudicò la gara per la costruzione dei nuovi approdi a Tremestieri, di quello che dovrebbe diventare il nuovo porto commerciale, con annessa una grande piattaforma logistica. Nella prossima settimana si metterà il punto fermo a questa vicenda, almeno sul piano delle procedure, dato che il contenzioso in Tribunale tra Comune e raggruppamento di imprese è destinato, in ogni caso, a proseguire.

Tremestieri è, purtroppo, una ferita aperta, un “vulnus” che sembra dare ragione a chi dice che è perfettamente inutile progettare grandi opere, se poi per realizzarle trascorrono anni su anni, accadono imprevisti di ogni genere e i normali rapporti tra stazioni appaltanti e ditte aggiudicatrici finiscono puntualmente nelle aule giudiziarie. Non è solo il porto a sud simbolo delle “incompiute”, molto più vicino al centro urbano c’è il desolante scenario della cittadella fieristica, che sta a dimostrare quanto sia difficile portare a compimento ciò che viene avviato.

È evidente che la Giunta Basile non può più attendere, perché a Tremestieri il cantiere deve rimettersi in moto, nel tempo più breve possibile e senza più intoppi. Tutto il resto sono diatribe legali, per i cittadini chiacchiere. Nella settimana che sta per cominciare, dovrebbe esserci l’annuncio e probabilmente una conferenza stampa del sindaco e del vicesindaco, e assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Mondello.

L’importanza di Messina come scalo portuale, intanto, viene confermata dalla notizia pubblicata ieri, riguardante le cifre da record per il nostro porto che, con 8,3 milioni di viaggiatori registrati durante l’anno 2021, è stato il punto di approdo più affollato per numero di passeggeri tra gli Stati membri della Ue. E queste sono le “rose” da coltivare, dopo le “spine” di Tremestieri.
Se pensiamo che Messina è prima e al secondo posto c’è Reggio Calabria, che raggiunge 8,1 milioni di passeggeri, ci rendiamo conto di quanto traffico di passeggeri si svolga nello Stretto e quanto sarebbe importante realizzare davvero quell’Area integrata della quale si va parlando da tempo immemorabile.

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