Non sarà roseo l'imminente assetto del presidio ospedaliero “Cutroni Zodda”. Il quale, per disposizione degli attuali vertici dell'Asp, per metà – unico caso in Italia – resterà “Covid hospital” con 25 posti letto e con il Pronto soccorso che, esclusivamente riservato ai pazienti che manifestano sintomi riconducibili ad infezione da Covid, chiuderà alle 20 di ogni sera per riaprire alle 8 dell’indomani mattina. L’apertura diurna di sole 12 ore, di fatto come mero banco di accettazione per i rari casi di pazienti Covid che ricorrono allo stesso Pronto soccorso, e la chiusura notturna sono modalità scelte dall'Asp per rendere liberi e disponibili medici ed infermieri che saranno trasferiti e destinati a rafforzare il personale in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo. Una parte degli stessi infermieri sarà utilizzata per la riapertura dell'Unità di Riabilitazione e per la parziale riconversione di Medicina e Pneumologia in reparti per pazienti ordinari, con riserve di posti letto in caso di ricoveri di pazienti contagiati dal virus. Il nuovo assetto prevede la riapertura di Medicina con 14 posti letto per pazienti ordinari; la parziale riconversione di Pneumologia con 8 posti ordinari e 6 Covid e la riapertura di Riabilitazione con 12 posti letto a cui si aggiungono 2 posti tecnici per la Dialisi. Per Chirurgia 8 posti letto con l'aggiunta di altri 3 posti letto Covid; 16 sono i posti letto covid in Malattie Infettive. La riduzione dei posti letto covid è passata da 50 a 25. Adesso la parola passerà ai sindacati, che dovrebbero dare il parere sul piano che prevede lo spostamento, anche se temporaneo, del personale medico e paramedico dal Presidio di Barcellona a quello di Milazzo.
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