Sedici operai e sette amministrativi. Ecco in quanti ieri hanno lavorato al viadotto Ritiro, il cantiere sul quale si sono accesi i riflettori in questi giorni, dopo l’allarme fatto scattare domenica dalla Uil. «L’opera sarà portata a termine» fanno sapere da Chieti, sede della Toto Costruzioni. Lo hanno ribadito anche ieri dall’azienda che lavora da 5 anni al viadotto sospeso sulle case di Giostra.
Ieri la nuova settimana di lavoro si è aperta con un numero ridotto di maestranze al lavoro. Ridotto rispetto al carico attuale di dipendenti dell’azienda in questo cantiere, cioè 47, ma a quanto pare, in linea con le presenze che si sono registrate nell’ultimo periodo.
Gli operai hanno lavorato per lo più sul by pass Baglio, la strada che collega le due carreggiate proprio all’altezza dell’omonima galleria.
La Uil, attraverso Ivan Tripodi, segretario generale della sigla sindacale e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil ripropone i timori, se non di una chiusura del cantiere come lanciato in un primo momento, di un probabile rallentamento. «La Toto Costruzioni non recede ufficialmente da tutti i suoi appalti italiani – scrivono –, ma ha deciso di tirare il freno a mano con buona pace, nel caso nostro, della collettività messinese. Appare, pertanto, chiaro ed incontrovertibile come la nostra preoccupata denuncia finalizzata a salvaguardare l’occupazione e a lanciare un serio allarme sulle prospettive dell’appalto del Viadotto Ritiro è assolutamente fondata e basata su fatti inconfutabili».
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