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Sotto le Eolie si è creato un “magazzino” di gas

I risultati di uno studio scientifico

Uno studio del team di ricerca, coordinato dai professori Barbara Orecchio, Debora Presti e Cristina Totaro, docenti di Geofisica presso l’Università di Messina, ha recentemente fornito importanti informazioni sul sistema di degassamento attivo del complesso vulcanico Lipari-Vulcano. Il nuovo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Scientific Reports del gruppo Nature, in collaborazione con l’Università di Catania e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha consentito di localizzare i volumi crostali ricchi di gas presenti sotto il settore centrale delle isole Eolie.
Sulla base della ricostruzione tridimensionale della velocità delle onde sismiche, sono stati localizzati, al di sotto dell’isola di Vulcano e dell’immediato offshore occidentale di Lipari, due volumi crostali principali, a forte presenza gassosa.
Lo studio fornisce importanti elementi per la comprensione dei fenomeni di intenso degassamento che interessano attualmente l’isola di Vulcano e che hanno originato lo stato di crisi iniziato nel settembre 2021. A proposito del degassamento, in atto a Vulcano, l’ultimo bollettino Ingv-Osservatorio Etneo, emesso nei giorni scorsi, evidenzia come il flusso di CO2 (anidride carbonica) in area craterica permanga su valori medio alti. Nella stessa area il flusso di SO2 (anidride solforosa) è stabile e su un livello moderatamente medio-alto. Infine il flusso di CO2, alla base del cono di La Fossa e nell’area di Vulcano porto, è ancora su livelli superiori alla soglia di normalità.

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