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Messina Social City uno spiraglio anche per i precari “esclusi” nelle long list

Cda Messina Social City

Scoppia la pace fra Messina social City e sindacati, dopo l’incontro, definito costruttivo da parte delle tre sigle confederali, avuto con i vertici dell’azienda , il sindaco Basile e l’assessore Calafiore. Si è aperto uno spiraglio per tentare di poter “recuperare” coloro i quali (sarebbero una cinquantina), pur avendo lavorato per anni all’interno dell’azienda, non saranno inseriti nelle graduatorie definitive delle 24 long list che saranno pubblicate a partire dal 18 novembre. Era l’obiettivo dei sindacati che avevano a cuore il “salvataggio” di chi ha maturato una buona esperienza ma al momento delle candidature è stato sopravanzato da chi aveva, evidentemente, titoli superiori. «Il bando, proprio per valorizzare l’esperienza, prevedeva dieci punti per ogni anno di attività all’interno dell’azienda – dice Valeria Asquini che presiede la Msc e che intervieno dopo la mediazione del sindaco – ma abbiamo ricevuto la bellezza 31.308 candidature». Le graduatorie, quelle provvisorie, sono state tutte e 24 pubblicate (le ultime stanotte). Nei 15 giorni successivi divengono definitive per il numero di candidati già previsti dal bando, cioè circa 1600 persone. Per tutti gli altri non ci sarebbe spazio. Ma, e questa è la novità, «dalla rilevazione dei fabbisogni riferita alla pianificazione corrente e al redigendo piano programma –si legge in una nota –, l’azienda si riserva di avviare procedure selettive per singolo profilo, qualora le graduatorie definitive dovessero non consentire l’esigibilità della prestazione». Insomma si profilano nuovi spazi. «Abbiamo molte altre progettualità – dice Valeria Asquini – e servirà altro personale. Inoltre, per i contratti di chi era nella vecchia long list ed è in scadenza al 31 dicembre, scatterà la proroga».
Dalle long list più recenti, pur provvisorie, Messina social city, ha già iniziato a far lavorare, ovviamente, a tempo determinato quasi 200 persone: 114 Asacom, 40 Osa, 7 Oss, 14 autisti, 7 educatori, 5 animatori, 5 assistenti sociali. «La maggior parte ha contratti sino a giugno, gli altri al 31 dicembre» dice la Asquini. Le graduatorie definitive confermeranno o faranno rivedere, in caso di errori, i contratti.

Il comunicato dei sindacati

«Un incontro costruttivo, voluto dall’Amministrazione Basile, per provare a “riparare” gli effetti di un avviso di Selezione che, purtroppo, come ampiamente evidenziato in diverse note inviate all’Azienda dalle OO.SS., ha “partorito” delle graduatorie che, in molti casi, non hanno consentito ai lavoratori già dipendenti della Messina Social City, di collocarsi in posizione utile per poter tornare a lavorare in Azienda». Questo il commento dei segretari di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, Francesco Fucile, Giovanna Bicchieri e Livio Andronico, all’indomani di un confronto che proseguirà anche nelle prossime settimane e che, finalmente, verrà condiviso con le Organizzazioni Sindacali: «Secondo quanto proposto dal Sindaco – affermano i Segretari generali –, man mano che le attuali graduatorie provvisorie diventeranno definitive e utilizzate nella loro totalità, verranno avviate delle nuove “mini selezioni” finalizzate a valorizzare il servizio reso presso la MSC per i servizi comunali».

«I vertici della Messina Social city hanno inoltre sottolineato che ai dipendenti i cui contratti sono in scadenza a fine novembre o fine dicembre, potrà essere valutata, sulla base delle esigenze aziendali, la proroga dei contratti attualmente in essere, così come previsto dalla normativa. A margine dell’incontro, FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, cogliendo l’occasione della presentazione del nuovo CdA della Messina Social City, hanno ribadito la necessità che all’interno dell’Azienda possano finalmente instaurarsi delle relazioni sindacali serene e costruttive che consentano anche di giungere alla sottoscrizione di un contratto di secondo livello. Le OO.SS., infine, prendono le distanze dagli atteggiamenti assunti da qualche organizzazione sindacale che, abbandonando il tavolo del confronto, ha mostrato di non voler condividere il tentativo dell’Ammistrazione di giungere ad una soluzione condivisa».

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