Lo strumento giuridico della misura di prevenzione continua ad essere applicato nel nostro distretto per casi molti particolari, nel tentativo di proteggere ancora di più soprattutto le donne, vittime fragili di stalking e abusi sessuali. Ad agosto scorso proprio a Messina si era registrato uno dei primo casi di applicazione in Italia a carico di un 22enne indagato per stalking, i giudici avevano deciso per la durata di un anno. Nei giorni scorsi un altro provvedimento “apripista” è stato deciso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale presieduta dal giudice Alessia Smedile e composta dai colleghi Letteria Silipigni e Giuseppe Miraglia; che ha accolto in questo senso una richiesta applicativa formulata dal pool Misure di prevenzione della Procura, coordinato dall’aggiunto Vito Di Giorgio. Si tratta di un gruppo di investigatori operativo presso il pool che sta intensificando ormai da mesi con un gran lavoro gli sforzi per far crescere sempre di più i numeri dei provvedimenti esitati, sempre nell’ottica della protezione delle donne e delle fasce deboli. Nel caso concreto si tratta di un 42enne, S.S., (pubblichiamo solo le iniziali per tutelare la parte offesa ed evitare la sua riconoscibilità), che è stato condannato di recente a sei anni per violenza sessuale ai danni di una donna fragile. Ha subito la misura di prevenzione personale per la durata di due anni, che comporta una lunga serie di obblighi e controlli molto serrati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina