Il gip del Tribunale di Barcellona, Giovanni De Marco, su richiesta della stessa Procura, ha disposto l’archiviazione per tutti i 40 indagati coinvolti nella maxi inchiesta sulle compravendite di loculi cimiteriali che figuravano nella disponibilità della Società operaia di mutuo soccorso “Natale Puglisi” di Milazzo. Compravendite finite nel mirino della magistratura dopo una serie di segnalazioni arrivate tra il 2018 ed il 2019 e che hanno generato l’inchiesta denominata “Caro estinto”. Sull’archiviazione ha infatti notevolmente influito il pronunciamento del Tdr, che nel dicembre dello scorso anno, non aveva accolto l’appello proposto dalla Procura di Barcellona contro il rigetto deciso il 16 ottobre 2020 dall’allora gip Salvatore Pugliese. Lo stesso pubblico ministero Emanuela Scali, che ha gestito la vicenda dopo il provvedimento del Riesame, aveva invece richiesto l’archiviazione per tutti gli indagati. Ed è stato quanto disposto dal gip De Marco, «ritenuto che, in esito alle indagini, non sono emersi elementi adeguati a sostenere l’accusa in giudizio; che, in particolare, appaiono condivisibili le argomentazioni di cui al provvedimento di rigetto di richiesta cautelare del 16 ottobre 2020 ed all’ordinanza del Tribunale del riesame che ha rigettato l'appello del Pm; che, pertanto, non appaiono astrattamente configurabili reati contro la pubblica amministrazione per “difetto della qualità di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio”; che parimenti, non emergono elementi relativi all'esistenza della ipotizzata associazione per delinquere; che le condotte appaiono riconducibili allo schema del reato di truffa, in relazione al quale non appaiono proposte querele; atteso che gli accertamenti non hanno fatto emergere riscontri utili all'assunto accusatorio». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina