Barcellona, il confronto sulla “questione ospedale”: l’Asp si defila, ma ci saranno i sindaci
Perdura il silenzio dei vertici dell’Asp sulla “questione ospedale”: è ormai quasi certo che nel previsto consiglio comunale, che si riunirà alle 19 del prossimo 8 novembre, non si presenteranno né il commissario straordinario Bernardo Alagna, né il direttore sanitario aziendale Domenico Sindoni, ai quali vengono attribuite le responsabilità della mancata riconversione del “Cutroni Zodda” in normale Presidio di base e la riapertura del Pronto soccorso, chiuso per le urgenze e per i pazienti ordinari. Si sono invece rifatti vivi i 13 sindaci dei comuni del distretto socio sanitario D28 di Barcellona, che fino ad adesso hanno ignorato ogni iniziativa in favore della riconversione dell’unico “Covid hospital” d’Italia in Ospedale. Ieri, infatti, il presidente del Consiglio Angelo Paride Pino, che ha già convocato la seduta straordinaria del consiglio comunale, ha ricevuto la sollecitazione dei sindaci del territorio, che hanno chiesto che fossero invitati tutti i 13 sindaci del Distretto socio sanitario. Richiesta prontamente accolta, con l’estensione dell’invito a partecipare alla seduta “aperta” sia ai vertici dell'Asp che ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, ai rappresentanti di parrocchie ed oratori, associazioni del terzo settore e del comitato pro ospedale. I sindaci, infatti, si stanno muovendo adesso, a fronte di una mobilitazione già in atto per la restituzione delle funzioni a cui è destinato il presidio ospedaliero di base di Barcellona e che vede protagonisti soprattutto i rappresentanti sindacati, di parrocchie ed oratori, associazioni del terzo settore e del comitato pro ospedale. Per quanto riguarda l’Asp di Messina, unica in Sicilia, è rimasta inadempiente su tutti i fronti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina