Anche dagli spalti dello stadio D'Alcontres, sportivi e tifosi, hanno chiesto domenica scorsa in occasione della partita con la Virtus Ispica, la riapertura del “Cutroni Zodda”. E lo hanno fatto con uno striscione che riporta un’istanza semplice e chiara per i politici e per coloro che hanno responsabilità nel governo dei servizi sanitari pubblici. Il grido dei tifosi è stato: “Ospedale... Bene Primario la Città lo Pretende!” Un segnale positivo ed inequivocabile, quello che proviene dal settore sportivo della città, che fa comprendere il livello di disagio vissuto – con un composto silenzio nonostante la gravità della situazione in cui versa la struttura ospedaliera – dalla popolazione barcellonese per la mancanza di un ospedale e del suo pronto soccorso. Cresce, così, la mobilitazione popolare per la riapertura di entrambi, trasformati da oltre due anni, rispettivamente in cronicario per lo stazionamento di pazienti contagiati dal virus e in semplice banco di accettazione per coloro che manifestano sintomi da contagio. Adesso non ci sono solo i sindacati e le associazioni del terzo settore che, insieme alle parrocchie, stanno preparando una serie di iniziative a cominciare dalla sottoscrizione di una maxi petizione da inviare al neo presidente della Regione Renato Schifani e al suo costituendo Governo ed al neo Ministro della Salute. La richiesta di riavere un ospedale, ora rinnovata con passione dai tifosi della “Nuova Igea Virtus”, che ha sempre rappresentato la città nello sport in campo interregionale, rischia di contagiare tutte le altre realtà dello sport presenti sul territorio comunale. Tifosi ultras o semplici sportivi non si fermeranno al solo striscione. Giovani e meno giovani che si riconoscono nei due gruppi storici – ormai riuniti negli “Ultras Barcellona Pozzo di Gotto” – che nella loro postazione tradizionale, quella della gradinata, hanno esposto lo striscione. E non sarà di certo l'unica apparizione. Questa ed altre iniziative sono in preparazione. La prima è la raccolta delle firme promossa dai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, a cui si uniranno le associazioni del terzo settore e le parrocchie, oltre ai componenti del Comitato pro ospedale. Firme della petizione che saranno raccolte sia nei centri di aggregazione della città che attraverso la rete internet con la quale, da casa o con il telefonino, sarà possibile firmare il documento il cui testo è in corso di elaborazione. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina