Aumenta tutto. E alla fine chi paga? Sempre il cittadino. Il caro prezzo che ha colpito beni di prima necessità non risparmierà neppure il pane e dal prossimo mese di novembre sono in arrivo degli “accorgimenti”, come sono stati definiti, al prezzo del “filoncino” o del semplice “panino”.
È quanto emerso al termine di due riunioni che si sono svolte ad Olivarella e a Barcellona. Alla prima hanno partecipato panettieri di Milazzo, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela e Pace del Mela; alla seconda invece oltre ai titolari di panifici della città del Longano esponenti provenienti da Barcellona, Castroreale, Falcone, Tripi, Bafia e Terme Vigliatore). Due riunioni che comunque hanno prodotto un risultato analogo: la necessità di “ritoccare” i prezzi. Una decisione assunta unanimemente anche sulle tariffe da applicare. E così dal primo novembre e acquistare un chilo di pane costerà 4 euro, mezzo chilo 1,90, il “filoncino” da 250 grammi un euro (attualmente costa 80 centesimi ma ad inizio anno ne costava 60). Per un panino serviranno 50 centesimi. Seguiranno invece un prezzo diverso il pane realizzate con le farine “speciali”. Con questi ritocchi – si osserva – il prezzo del pane in provincia è inferiore rispetto al capoluogo.
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