Da gennaio a maggio, quindi prima degli aumenti, ben 100 mila euro di bollette del gas e 40 mila di energia elettrica. Con l’aggiunta dell’aumento del materiale chimico utilizzato per la gestione dell’impianto, come il cloro il cui costo è cresciuto di oltre il 50 per cento.
Il gestore della piscina di via Valverde, Michele Guido, rappresentante dell’associazione “Sporting Club San Giovanni Milazzo”, spiega, conti alla mano, l’impossibilità di andare avanti e per questo ha chiesto al Comune nei giorni scorsi di sospendere l’attività. «Ci siamo fermati a maggio, anche perché solitamente in estate l’impianto è meno frequentato e la ripresa avviene a settembre – afferma Guido – e questo ci ha consentito di evitare il tracollo visto quanto accaduto con l’ulteriore aumento dei costi dell’energia elettrica. Oggi è però impossibile ripartire e assicurare una gestione dell’impianto in maniera economicamente sostenibile. Improponibile l’avvio dei motori 24 ore su 24. Poiché non era possibile chiedere contributi al Comune, visto che abbiamo la gestione dell’impianto, ecco che l’unica strada da percorrere è quello di rimanere in stand by in attesa di sviluppi che mi auguro possano arrivare attraverso interventi del governo nazionale per ridurre i costi dell’energia. Ci spiace tanto – sottolinea Guido – perché questa decisione penalizza gli utenti ed in particolare anziani, disabili, categorie protette che quotidianamente chiamano per sapere cosa abbiamo intenzione di fare. Ci spiace anche per le 10 persone che con diversi ruoli lavoravano all’interno dell’impianto. Oltre a inviare la lettera, abbiamo parlato anche con l’assessore Nicosia e il dirigente Lombardo e ora aspettiamo la risposta degli uffici comunali».
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