Il Presidio ospedaliero di base di Barcellona che gode di propria autonomia, non può essere relegato a cronicario né privato del Pronto soccorso e delle unità operative previste per gli ospedali di base dalla rete regionale. Infatti Pronto soccorso e reparti chiusi o trasformati in aree covid, sono sostenuti da finanziamenti regionali con specifica destinazione al mantenimento del Presidio di base. Ed è per questo che le stesse unità operative non possono essere chiuse o trasferite in altri presidi o, peggio, trasformate in cronicario per pazienti che hanno contratto l'infezione covid. Le responsabilità della mancata riconversione del “Covid hospital” in normale Presidio di base sono da attribuire ai vertici dell'Asp di Messina. In particolare, l'Asp e le direzioni sanitarie dei Presidi ospedalieri che da essa dipendono non hanno dato attuazione alle “linee di indirizzo per la gestione dei casi positivi da Covid-19”. Infatti, contrariamente a quanto previsto dal decreto dell’assessorato regionale della Salute del 14 luglio 2022, firmato dall’assessore Ruggero Razza e dal direttore generale Mario La Rocca, che prevedeva in ogni ospedale la creazione di “Bolle covid”, aree separate per ricoverare pazienti contagiati dal virus, il Presidio è rimasto “Covid hospital”, anzi “cronicario” per pazienti che non manifestano particolari gravità e che al limite necessitano di “bassa intensità di cure”. L'Asp, all'ennesima richiesta di posti letto per affrontare ulteriori ondate di contagi da parte del commissario dell'Ufficio straordinario per l'Emergenza covid Alberto Firenze, ha individuato ancora una volta il presidio di Barcellona che fornisce quasi 50 posti letto per l'emergenza covid. Posti letto che invece dovevano esseri dislocati nei diversi Presidi dell'Asp e non concentrati nel solo ospedale di Barcellona. Ieri il sindaco Pinuccio Calabrò, ha annunciato che, in attesa che si costituisca il nuovo Governo regionale, chiederà al commissario straordinario dell'Asp i motivi della mancata riconversione, non essendo più previsti i Covid hospital, e l'immediata attuazione di quanto prevede il decreto sulla Rete ospedaliera regionale. Altro nodo è infatti la mancata attuazione dell'Atto aziendale e la mancata approvazione della relativa “dotazione organica” prevista per il Presidio di base. Infatti l'attuale dotazione organica non è aggiornata ma ferma alla vecchia rete che non prevedeva il pronto soccorso e la Chirurgia. La mancata approvazione della nuova dotazione organica rappresenta una ulteriore penalità per il presidio di Barcellona che resta ruota di scorta o magazzino di ricambi per l'Ospedale di Milazzo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina