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Messina, al Comune nuovo regolamento per i legali esterni, parcelle più ricche

L’ultimo regolamento risaliva al 2013, e venne introdotto dall’allora commissario Croce. Ma, si sa, con il passare del tempo cambiano le esigenze e anche le disponibilità e così una revisione, alla fine è arrivata. Il riferimento è al nuovo “Regolamento per il conferimento di incarichi professionali a legali esterni all’Ente per la difesa e la rappresentanza in giudizio” che è stato votato e approvato in Giunta e che ora dovrà passare al vaglio del consiglio dove è facile immaginare che non subirà stravolgimenti.
Ad occuparsene, negli ultimi giorni del suo mandato, è stata l’ex assessora Dafne Musolino che ha poi lasciato il testimone, in attesa della formalizzazione dell’incarico, a Roberto Cicala.
Il nuovo regolamento non stravolge i capisaldi dei requisiti per l’inserimento nell’elenco dei professionisti di fiducia, ma interviene soprattutto sotto il profilo economico.
Nell’integrazione del regolamento varata dalla Giunta c’è un significativo adeguamento del compenso che da più parti era stato ritenuto non adeguato all’attività svolta. Il primo passaggio riguarda il metodo di individuazione di quanto debba essere riconosciuto ai legali. Nel precedente regolamento era solo previsto un minimo ed un massimo del compenso. Adesso questo “range” discrezionale è stato sostituito da tabelle che differenziano l’importo in base al valore della causa. Due esempi: una causa di lavoro con un valore di 1000 euro prevede un compenso di 230 euro, una da 60.000 euro ne prevede uno da 4.800 euro.
Ma la principale novità è che i compensi non sono più, come i precedenti, onnicomprensivi. Cioè l’importo destinato al legale in base alle specifiche tabelle (i cui importi sono adeguati alla normativa nazionale del 2014, con la decurtazione anch’essa prevista dal decreto del 30%) non comprende più anche le spese generali (che valgono il 15%), l’Iva (il 22% ) e la Cpa ( la cassa previdenziale, che vale il 4%). Tutte queste voci saranno calcolate a parte rispetto al compenso tabellare nella fattura che il legale farà per la propria attività svolta per conto del Comune. Questo “aumenta” il valore del compenso di un 40% che di certo è un importante riconoscimento ai professionisti, spesso poco attratti dalla possibilità di essere inseriti nell’elenco dei legali di fiducia. Immutate le regole per la scelta dei legali che restano, di norma a rotazione, salvo deroghe per motivi di complessità del contenzioso.

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