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Tributi locali non riscossi a Taormina, In partenza altri 1.142 “avvisi”

Il comune di Taormina

Dopo aver recuperato 5 milioni di euro sulla mancata riscossione dei tributi per le annualità 2013 e 2014, il Comune di Taormina ha avviato la fase operativa degli accertamenti, con i relativi avvisi ai contribuenti, per provare a far rientrare nelle casse di Palazzo dei Giurati altri 4,6 milioni con un nuovo, lungo, elenco di verifiche che andranno a riguardare gli anni 2015 e 2016.
Si tratta della "fase 2" di un ampio piano di riscossione coattiva che viene portato avanti dalla società incaricata dal Comune, la “Sogert SpA”, alla quale nel 2021 è stato chiesto di procedere, nelle varie fasi, al recupero in particolare di 5,7 milioni relativi all’Imu dal 2012 al 2017, oltre alle somme della Tarsu (ora Tari), la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Sono stati previsti ora circa 1.142 avvisi di accertamento che si riferiscono a 3 milioni e mezzo di euro per l'Imu e 1,6 milioni di euro per l'attuale Tari, riferiti al 2015 e al 2016.

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