I conti non tornano e sono pure salati. I rifiuti sono il grattacapo di fine anno per il Comune di Messina che deve recuperare un extrabudget per far fronte allo spaventoso incremento dei costi del conferimento dei rifiuti in discarica. Va subito detto che non è solo un problema di Palazzo Zanca ma di tutti i comuni dell’isola. Anzi, Messina ha nel suo forziere i fondi per recuperare, anche se non senza qualche sacrificio, quello che serve ma ci saranno altri comuni (in primis, quelli con scarsa raccolta differenziata e con situazione di predissesto più grave e o di dissesto) che resteranno al verde o peggio con i rifiuti per strada.
In questi giorni il sindaco Basile in prima persona, l’assessore Caminiti che ha raccolto il testimone delle politiche ambientale da una manciata di giorni da Dafne Musolino, il board della Messina Servizi e gli uffici di Palazzo Zanca hanno preso la calcolatrice per capire quanto sia grande il buco che occorrerà coprire dopo le ultime comunicazioni arrivate da Lentini, dove la frazione indifferenziata della città, per disposizione della Regione, viene inviata ogni giorno. Tirata la linea, la cifra che c’era sotto era di quasi 3 milioni di euro, solo per arrivare a fine anno.
Basile: «Serve una interlocuzione»
Nel frattempo il primo cittadino ha avviato i contatti per alleggerire il peso del rincaro... nel tempo. «Naturalmente c’è un’interlocuzione in corso con la Sicula Trasporti con la quale abbiamo rapporti per lo smaltimento della frazione indifferenziata – spiega il sindaco Federico Basile –. Non possiamo scegliere il nostro interlocutore perché e la Regione che ce lo impone ma sicuramente abbiamo il dovere di trattare per cercare di trovare una soluzione che alleggerisca il peso di questo aumento».
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