Stromboli e i suoi abitanti continuano a pagare lo scotto dell’incendio, sviluppatosi il 25 maggio, durante le riprese della fiction sulla Protezione civile, e che ha lasciato la montagna “nuda”. È bastato, infatti, un acquazzone, un po’ più violento del solito, e le pertinenze delle abitazioni e le stradelle si sono di nuovo riempite di fango e pietre. Certo, e per fortuna, non siamo ai livelli dell’alluvione dello scorso 12 agosto, ma le difficoltà, specie di prima mattina, non sono mancate. Come sempre, però, gli strombolani si sono rimboccati le maniche per ripulire il tutto. Resta, comunque, ed è palese, la preoccupazione per cosa potrà accadere durante l’inverno in caso di piogge intense. Sarà – dicono gli isolani – un inverno di ansia e nel corso del quale ci dovremo abituare a spalare ciò che scende dal vulcano, in attesa che la vegetazione “prenda piede” e funga da freno”. D’altronde, in tal senso, si era pronunciato anche il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, durante un incontro con la popolazione di Stromboli. «Sarà – aveva detto –, un inverno di massima attenzione per questo territorio così fragile nel suo complesso. Ad ogni pioggia scenderanno dei detriti che saranno puntualmente rimossi; il nostro impegno in questo senso sarà massimo».
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