La locandina recava l'annuncio dell'iniziativa programmata per il 26 ottobre: "Quattro passi a Messina: Arte e Architettura del ventennio fascista". Appuntamento in serata, con visita guidata, da parte dell'architetto Nino Principato, dei luoghi simbolo dell'architettura tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento, Palazzo Zanca, il monumento ai Caduti e poi i Palazzi del Catasto-ex Littorio, dell'Ina, dell'Inail, del Tribunale (Palazzo Piacentini), dell'Università, insieme con la sede del Banco di Sicilia e la Stazione ferroviaria e marittima progettata dall'architetto Mazzoni. Con tanto di mangiata finale e un prezzo di 15 euro nel complesso.
La ricostruzione di Messina, dopo il terremoto del 1908, reca obiettivamente la firma dei più importanti architetti, ingegneri e urbanisti italiani operanti sotto il regime di Mussolini. Ma l'evento del 26 ottobre non si terrà più. Troppe le polemiche scatenate sui social, gli organizzatori di "Messina Discover" hanno deciso di soprassedere. Nella stessa locandina il trekking urbano era stato annunciato come "Marcia su Messina" e ciò ha scatenato un vespaio di reazioni. In molti hanno parlato di apologia del Fascismo. Tra coloro che sono scesi in campo l'ex assessore Daniele Ialacqua e anche l'ex candidato sindaco Gino Sturniolo: "Che si possa celebrare la marcia su Roma è inaccettabile. Che questo lo si faccia attraverso il paravento di una iniziativa di carattere culturale non sposta di una virgola il senso dell'evento". Ma come detto l'evento è stato annullato.
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