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Eruzione a Stromboli, alzato il livello di allerta da giallo ad arancione: "Potenziale disequilibrio"

Una densa nube scura, innalzatasi per diverse centinaia di metri e ben visibile anche da Ginostra, Panarea, Lipari, Salina e Vulcano, ha “annunciato” stamattina, alle 9.23, dopo le “schermaglie” dei giorni scorsi, una nuova eruzione dello Stromboli.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano  dal livello giallo ad arancione, «alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione odierna (ieri ndc) con i Centri di competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione siciliana». L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.
Persiste, spiega il Dipartimento, «una situazione di potenziale disequilibrio del vulcano. Si invita, pertanto, la popolazione presente sull’isola a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile».  Il sindaco di Lipari, che ha preso parte alla riunione, sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante e corretta informazione alla popolazione.  L'inizio della fase effusiva, tutt'ora in corso, ha provocato il crollo parziale della terrazza craterica e il flusso piroclastico (cenere, gas, rocce) ha prodotto un segnale sismico della durata di tre minuti, registrato da tutta la rete sismica e che ha raggiunto l’apice nelle immediatezze dell’evento.
Il materiale fuoriuscito dal vulcano si è rapidamente propagato lungo la Sciara del Fuoco e la colata lavica, ben alimentata, ha raggiunto nel giro di una ventina di minuti il mare; sollevando, al suo ingresso in acqua, nubi di vapore acqueo, misto a cenere vulcanica. L’impatto sull’acqua del materiale  - come evidenzia il Laboratorio geofisico sperimentale dell’Università di Firenze -  ha prodotto uno tsunami di due centimetri, registrato, alle 9.24 da entrambe le mede elastiche, ubicate nel tratto di mare antistante la Sciara del fuoco. L’eruzione in corso è seguita con attenzione anche dagli abitanti dell’isola.
Preoccupazione, mista a rabbia, che, invece, serpeggia tra i ginostresi e della quale si fa portavoce Gianluca Giuffrè del Comitato “Per Ginostra” e che riguarda, nonostante, il consistente finanziamento e l’aggiudicazione della gara, la messa in sicurezza del costone su cui poggia buona parte del borgo e che rischia, chiaramente, di subire ulteriori danni a seguito dell’attività, in particolare di quello esplosiva dello Stromboli. Lamentato anche il mancato completamento dei lavori di messa in sicurezza dell’approdo di Protezione civile.

 

 

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