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Messina, centro commerciale di Zafferia: una sfida all’inerzia e alla rassegnazione

L’investimento iniziale dei privati era di 100 milioni ma l’aumento dei prezzi delle materie prime ha costretto la società ad aggiornare i costi. I lavori dureranno tre anni

È una sfida all’inerzia e alla rassegnazione. «Noi in questo investimento ci crediamo, altrimenti non avremmo combattuto dal 2008 a oggi», dicono i rappresentanti del Gruppo Immobiliareuropea, titolare di uno dei più ingenti, e coraggiosi (visti i tempi che corrono) investimenti privati sul nostro territorio. Il progetto del grande Centro commerciale, con annessa riorganizzazione viaria tra Zafferia e Larderia, è una scommessa che in partenza si aggirava intorno ai 100 milioni di euro. Ora i conteggi sono stati rifatti, l’importo è destinato a salire sensibilmente. E sapete perché? Perché, mentre la burocrazia segue i suoi oscuri ghirigori, distanti anni luce dalla vita reale (quella degli imprenditori, delle maestranze, dei cittadini), i prezzi delle materie prime sono saliti alle stelle, e progetti come questo, costretti al saliscendi sulle montagne russe da quasi 20 anni, devono essere continuamente aggiornati.
Ma l’investimento si farà. E oggi, a Palazzo Zanca, è convocata l’ultima Conferenza dei servizi, per il rilascio dell’autorizzazione commerciale. Da questo momento, scattano i tre anni previsti nel cronoprogramma, entro il 5 ottobre 2025 il grande Centro commerciale dovrà essere inaugurato. In realtà, l’obiettivo è di realizzarlo anche prima dei tempi stabiliti, purché tutti gli enti facciano la loro parte, come ha fatto il Comune negli ultimi anni. Da Palermo, ad esempio, si attende un visto, quello dell’Arpa, che accerti l’ottemperanza delle prescrizioni, da parte dell’impresa, relative alla Valutazione d’impatto ambientale, che è stata già rilasciata. Un semplice nulla osta, che si aspetta da quattro mesi. Una volta acquisitolo, i lavori potranno entrare nel vivo con la fase di scavi e indagini nel sottosuolo, seguita dalla costruzione del fabbricato e, in contemporanea, delle importanti, anzi essenziali, opere viabili.

Nel marzo del 2022 le ditte incaricate dalla società hanno cominciato a spianare e a bonificare le aree che saranno oggetto degli interventi. Ma, poi, il cantiere si è dovuto fermare, sia per la complessiva revisione dei costi dei materiali sia per questi ultimi passaggi tecnico-burocratici. La Conferenza dei servizi di oggi, almeno sul versante cittadino, è davvero il passaggio conclusivo di questo interminabile iter. Il grande Centro commerciale sarà composto da 55 negozi, alcune medie superfici e un supermercato di circa 5-6 mila metri.

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