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Messina, il caro-bollette colpisce ancora: «Chiudiamo definitivamente»

Altro caso emblematico, quello di una storica rosticceria di via Consolare Valeria, che da ieri ha abbassato per sempre le saracinesche

«Così non si può più andare avanti». Quella “mazzata” da 1026 euro è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. E un altro locale (in questo caso, la rosticceria di via Consolare Valeria “Dalla padella alla brace”), ha deciso di chiudere, a causa del caro bollette. A 1026 euro ammonta il consumo di energia elettrica fatturato a luglio, esattamente il triplo rispetto ad un anno fa. Costi che si aggiungono all'aumento delle materie prime (il prezzo del solo formaggio è aumentato nell'ultima settimana di 80 centesimi al chilo e nell'ultimo anno è quasi raddoppiato), e a tutti gli altri costi fissi.
Per Giusy Cuomo e per la madre Giovanna Raineri, ieri, è stato l'ultimo giorno di lavoro. Hanno deciso di alzare e di abbassare la saracinesca per l'ultima volta. Con gli occhi lucidi hanno lavorato ai fornelli, prendendo al telefono le ordinazioni del pranzo della domenica come hanno fatto per 17 anni di fila. Anche ieri la pasta al forno, le braciole, la salsiccia, i pitoni, gli arancini, non sono mancati dalle tavole dei loro affezionati clienti che da oggi dovranno trovarsi un altro punto di riferimento.

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