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Barcellona, estorsione all’anziana: il brigadiere della GdF si dichiara innocente

Il denaro chiesto alla madre di un cocainomane

Il brigadiere della GdF, Giuseppe Sottile, 51 anni in servizio fino a pochi giorni fa a Reggio Calabria, arrestato mercoledì dai carabinieri di Milazzo in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, Giuseppe Sidoti, ieri nel carcere di Termini Imerese, assistito dal suo difensore, avv. Giovanbattista Freni, ha risposto alle domande del giudice e a quelle del pm Carlo Bray. Sui contenuti vige il massimo riserbo. Si sa solo che il difensore presenterà lunedì ricorso al TdR per chiedere l'annullamento dell'ordinanza di custodia. Intanto, si apprendono altri particolari. Il militare, indagato per estorsione pluriaggravata in concorso con il reggino Emanuele Laganà, già arrestato il 4 luglio 2020 poco dopo aver ritirato dall'edicola votiva di via Bastione di Milazzo una borsa con parte del denaro estorto alla madre di un tossicodipendente facendole credere che il figlio avesse debiti con spacciatori, si è dichiarato innocente ed estraneo alla vicenda. L'uomo, che avrebbe reso ampie dichiarazioni, ha detto di aver conosciuto Emanuele Laganà ed il fratello di quest'ultimo in quanto soggetti di interesse operativo che avrebbe a suo dire utilizzato quali “informatori” per avere notizie da ambienti criminali calabresi sui quali avrebbe indagato.

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