Un po’ assenteista e un po’ ritardatario, quantomeno nel novembre del 2019. Non è andata bene per l’autista 45enne della Messina Social City Nino Neri, che a conclusione dell’udienza preliminare è stato rinviato a giudizio dal gup per un’ipotesi di truffa ai danni dell’azienda speciale del Comune. Il processo si aprirà il 12 gennaio del 2024 davanti al giudice monocratico del tribunale. Dice tutto il capo d’imputazione: nella qualità di dipendente (con mansioni di autista) dell’ente Messina Social City, azienda speciale del Comune di Messina, «con artifizi e raggiri, ed inducendo in errore l’Ente di appartenenza, procurava a sé un ingiusto profitto, con correlato danno in capo al predetto Ente; segnatamente, l’indagato - inducendo in errore l’Ente datore di lavoro - falsamente attestava nella “scheda di rilevamento attività” (preposta ad attestare la presenza del dipendente sul luogo di lavoro), secondo quanto di seguito analiticamente indicato, la propria presenza continuativa presso il luogo di lavoro dalle ore 7:30 sino ad un orario coincidente o successivo rispetto alle ore 13:30: in tal modo determinava un ingiusto profitto in capo a sé, , pari alla retribuzione conferitagli in corrispondenza alle ore di assenza dissimulata dal luogo di lavoro, con correlato danno - per il medesimo quantum - in capo all'Ente datore di lavoro».