Vanno direttamente a processo gli imprenditori rimasti invischiati nella vicenda del “pizzo” applicato agli stipendi, portata alla luce dalla Guardia di finanza. Dovranno comparire il 7 dicembre prossimo, davanti al giudice in composizione collegiale del Tribunale di Messina, Domenico Saglimbene, 67 anni, Provvidenza Saglimbeni, 49 anni, Carmen Saglimbeni, 43 anni, e Carmelo Saglimbeni, 75 anni, accusati di aver messo in piedi un’associazione a delinquere finalizzata a compiere estorsioni ai danni dei propri dipendenti, assunti dalla società “Top Market Srl” per la gestione del supermercato affiliato in franchising al Gruppo Decò (estraneo ai fatti), tramite la restituzione di parte dello stipendio mensile. È quanto emerso dalle investigazioni delle Fiamme gialle, coordinate dalla sostituta procuratrice Stefania La Rosa. Adesso, la giudice Tiziana Leanza ha firmato il decreto che dispone il giudizio immediato, «apparendo le prove raccolte evidenti, così da rendere superflua la celebrazione dell’udienza preliminare, ed essendo stati gli imputati sottoposti a interrogatorio» e «celebrata l’udienza di riesame». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina