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Messina, l’ultimo “duello” sul porto di Tremestieri

Lunedì in Tribunale verrà discusso il ricorso della Nuova Coedmar contro la decisione del Comune di “riprendersi” le somme anticipate

C’è una coda giudiziaria, che troverà compimento lunedì prossimo al Tribunale di Messina, nella partita a scacchi tra Comune e Nuova Coedmar srl. Al centro, il cantiere del porto di Tremestieri, fermo ormai da mesi, e le controversie economiche nate tra Palazzo Zanca e l’impresa che, ormai cinque anni fa, si era aggiudicata – dopo un’altra corsa a ostacoli – l’appalto dell’opera pubblica più importante della città.
Lunedì verrà discusso il ricorso “ex articolo 700” presentato dalla Nuova Coedmar per opporsi alla decisione del Comune di riprendersi, in sostanza, le somme che erano state anticipate all’impresa ad inizio lavori. Il ricorso ex articolo 700 è una procedura d’urgenza, che si presenta quando si teme un «pregiudizio imminente e irreparabile», che dunque non potrebbe attendere i tempi della giustizia ordinaria.
Una mossa che alimenta l’ormai conclamato muro contro muro. Mai stazione appaltante (Comune) e appaltatore (Nuova Coedmar) sono stati così distanti. E se da una parte il Comune si sente forte di un documento che potrebbe risultare determinante per questo e altri, possibili passaggi futuri, la determina del Collegio consultivo tecnico sui quesiti posti dall’impresa, quest’ultima, dall’altra parte, tenta il tutto per tutto per non dover restituire le somme introitate.

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