La Procura ha chiesto al gip del Tribunale di Barcellona l’archiviazione per i 40 indagati coinvolti nella maxi-inchiesta sulle compravendite di loculi cimiteriali nella disponibilità della Società operaia di mutuo soccorso Natale Puglisi di Milazzo. Compravendite finite nel mirino della magistratura a seguito di segnalazioni tra il 2018 e il 2019 e che hanno generato l’inchiesta “Caro estinto”. La richiesta di archiviazione è stata formulata con molta probabilità dopo il pronunciamento del Tribunale del riesame, che aveva nello scorso dicembre aveva dichiarato l’appello della Procura di Barcellona contro il rigetto deciso il 16 ottobre 2020 dall’allora gip Salvatore Pugliese dell’applicazione delle misure cautelari per 5 dei 40 indagati, con la formula: per una parte inammissibile e nella restante parte col rigetto di tutte le richieste di applicazione di misure cautelari e reali contenute nell’appello presentato nel 2020 dalla stessa Procura. L’applicazione della custodia cautelare in carcere era stata chiesta per Filippo Lo Schiavo, presidente della società di mutuo soccorso, e gli arresti domiciliari per Martina Cappellano (segretaria della società), Giuseppe Napoli (membro del direttivo) e Giuseppe Marchese (titolare di una impresa edilizia), tutti accusati di aver promosso e organizzato una associazione a delinquere che sarebbe stata finalizzata alla commissione di una serie di condotte corruttive, di «peculato e di induzione indebita» attraverso un sistema di vendita dei loculi del cimitero di Milazzo di cui la società di mutuo soccorso aveva la disponibilità. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud – Messina