A due settimane di distanza dal guasto che si era verificato ad una condotta a Mazzeo, che ha poi imposto il divieto di balneazione fatto scattare dal Comune in quella frazione - alla foce del torrente Mazzeo - dall'11 al 16 agosto scorso, stavolta l'emergenza fognature si è palesata sulla spiaggia di Mazzarò. È qui che una condotta è andata in tilt e ha determinato un scenario che ha scatenato, tra l'altro, proteste da più parti.
Il Comitato cittadino "La Voce del Mare", guidato da Giovanni Aucello, reclama «chiarezza immediata sulla situazione ma, soprattutto, un intervento risolutivo». L'opposizione annuncia la presentazione di un odg urgente in Consiglio e c'è un duro intervento anche da parte di un esponente della maggioranza di governo taorminese, il consigliere Manfredi Faraci, che chiede uno screening sulle condizioni degli allacci fognari della zona litoranea della città. Si punta così l'attenzione sulle concessioni, ma anche sulle situazioni di abusivismi da parte dei privati. Lo scolo fognario in questa circostanza si è palesato all'altezza della spiaggia libera, proprio alle spalle delle sedie sdraio e delle tovaglie dei malcapitati bagnanti, in un tratto non distante anche dagli stabilimenti balneari.
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