I dati dei prelievi delle acque marine giardinesi non lasciano spazio a fraintendimenti. L’inquinamento è al di fuori della norma e la balneazione va immediatamente vietata. Pur focalizzato in tre differenti punti del territorio, al sindaco della cittadina ionica non è rimasto altro da fare che ordinare, attraverso l’emanazione della n. 49 del 08/08/2022, il momentaneo divieto ad immergersi. Un colpo durissimo per il settore. A quasi dieci giorni dall’entrata in vigore, però, nessuna novità all’orizzonte. Il mare, rimane inquinato. I punti in questione sono risaputi come la foce del torrente San Giovanni, la foce del Santa Venera e lo sbocco canale di Recanati. Neanche il comunicato dei balneari giardinesi, tendente a rassicurare i tanti turisti presenti nei rinomati alberghi, nei sempre più diffusi B&B, nelle case vacanze ed ovviamente nelle abitazioni a mare di proprietà, ha centrato del tutto l’obiettivo. Il danno all’immagine turistico-balneare, purtroppo, è stato fatto anche per il 2022. Da questo, bisogna ripartire. Passata l’afa agostana le tre componenti (Amministrazione, il Consiglio e l’ufficio tecnico) devono sedersi attorno ad un tavolo e vedere le molteplici criticità che la stagione estiva riserva puntualmente al territorio giardinese. Dai liquami alla raccolta dell’immondizia, dalla mancanza d’acqua potabile alla viabilità e parcheggi. Argomenti risaputi e conosciuti da oltre cinquant’anni, ma mai affrontati.