Si va verso una battaglia legale tra l’Asm Taormina e Salvatore Spartà, il professionista nominato e poi revocato dal Cda dell’azienda, prima ancora del suo insediamento, in quanto si ritiene non abbia i requisiti per ricoprire la carica. Spartà passa al contrattacco e sulla delibera di revoca ha inviato una nota al sindaco, al Consiglio comunale e al Cda di Asm, invitando i destinatari a «valutare le deduzioni e a porre in essere gli atti conseguenziali di verifica o autotutela per quanto di rispettiva competenza, atteso che la deliberazione in oggetto (quella cioè di revoca della nomina, ndr) è palesemente illegittima». Spartà si rivolge agli organi politici cittadini «con espressa riserva di ogni più ampia azione a tutela, penale, civile e amministrativa». Si legge: «Con la delibera di Cda sono stato notiziato, a distanza di oltre un mese dall’inoltro della documentazione richiesta, della revoca della delibera dell’1 luglio scorso di proposta della mia nomina come nuovo Direttore Generale. Anche in questa delibera si evidenzia “che detto avviso pubblico, era rivolto ai dirigenti o ai titolari di posizioni organizzative di altre pubbliche amministrazioni…”; l’assunto sul quale poggia la revoca è che il sottoscritto “…non risultava essere assunto presso enti pubblici o privati con la qualifica di dirigente, né risultava essere titolare di posizioni organizzative, cui era rivolta la relativa procedura…”. Occorre precisare incidentalmente che la ridotta dizione “essere titolare di P.O.” riportata in delibera non è che un estratto dell’oggetto dell’avviso del 28 ottobre 2021 e della determina n. 52 approvativa di pari data, dove viene indicato in epigrafe “Avviso pubblico di selezione del direttore generale di Asm da riservare a dirigenti o titolari di posizione organizzativa di ruolo presso altre pubbliche amministrazioni”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina