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Barcellona, resta in piedi il “Covid Hospital”: ma le direttive regionali erano altre

In tutta la Sicilia applicate le nuove linee guida. Ma l’Asp di Messina ha deciso diversamente. Il risultato è che oggi nell’intero presidio ci sono appena 11 ricoverati

Nel silenzio della politica locale, il territorio dei 13 Comuni del Distretto socio sanitario, di cui è capofila Barcellona, resta privo di assistenza ospedaliera ordinaria. La causa è la mancata attuazione delle “Linee di indirizzo per la gestione dei casi positivi da Covid-19 asintomatici o pausintomatici”. Linee di indirizzo regionali che per l'Ospedale “Cutroni Zodda” sarebbero state disattese dai vertici dell'Asp e dal commissario dell'Ufficio straordinario per l'emergenza Covid Alberto Firenze.
Contrariamente a quanto previsto dal decreto dell’assessorato regionale della Salute del 14 luglio 2022, firmato dall’assessore Ruggero Razza e dal direttore generale dello stesso assessorato Mario La Rocca, il Presidio ospedaliero di Barcellona rimane, infatti, ancora una volta “Covid hospital”. Anzi, sulla base della dotazione di personale e del livello di cure riservare a pazienti a “bassa intensità di cure”, lo stesso nosocomio può oramai essere considerato un “Covid hotel” nel quale ospitare semplicemente persone contaminate dal virus che non manifestano particolari gravità e che al limite necessitano, appunto, di “bassa intensità di cure”.
Da sottolineare come allo stato attuale in tutto il Presidio ospedaliero, totalmente riconvertito in area destinata a pazienti Covid compreso il Pronto soccorso, inibito ad affrontare le normali emergenze, vi siano ricoverati soltanto 11 pazienti.

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