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S. Teresa di Riva: “Quella gara fu illegittima”, ma l’appalto si è concluso

Così il Tar sull’asilo nido pubblico di Santa Teresa di Riva. «Palese incongruità» nell’offerta poi vincitrice

Quell’aggiudicazione è stata illegittima e a vincere la gara doveva essere un altro operatore. A sancirlo è stato il Tar di Catania, con una sentenza sull’appalto per la gestione e il potenziamento dell’asilo nido comunale di Santa Teresa di Riva. I giudici della Quarta Sezione hanno infatti accolto il ricorso della società cooperativa sociale “Iride” di Scordia, presentato contro il Comune (che non si è costituito), la centrale di committenza “Consorzio Tirreno Ecosviluppo 2000”, rappresentata dall’avv. Benedetta Caruso, e l’associazione “Asofa” di Gaggi, difesa dall’avv. Rosario Coppola, per annullare la determina del 30 aprile 2021 e gli atti connessi con i quali il Comune ha aggiudicato a quest’ultima la gara del progetto Infanzia 2020-2021.
La ditta catanese era arrivata prima, offrendo 55.710 euro, seguita dalla concorrente gaggese (56.576 euro): entrambe le offerte, però, sono state sottoposte a verifica di congruità, in quanto superavano la soglia di anomalia, e all’esito delle giustificazioni la “Asofa” si è aggiudicata la gara, nonostante la sua offerta fosse inferiore a quella della “Iride”, perché la proposta della prima classificata è stata ritenuta non congrua, non sostenibile e non realizzabile, sia dalla commissione di gara che dalla responsabile del procedimento, la dipendente comunale Rosa Chillemi.

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