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Barcellona, l'ex cappellano al cimitero torna a battere cassa

Torna alla carica, dopo quasi 7 anni di attesa, l’ex cappellano del cimitero di Barcellona che dal 2014 vanta un credito dal Comune di Barcellona, mai saldato, lievitato a ben 30mila euro. L’ex arciprete della parrocchia di Pozzo di Gotto, padre Domenico Siracusa, essendo tra i creditori del Comune di Barcellona ad aver accettato – in occasione del Piano di riequilibrio adottato dall’Ente una decurtazione del credito originario vantato per la sua funzione di cappellano del cimitero di Barcellona, è passato al contrattacco. Stanco di attendere che il Comune moroso paghi quanto concordato, ha inviato in questi giorni due lettere – una dopo l’altra – al sindaco Pinuccio Calabrò e alla segretaria generale Maria Natoli Scialli, per segnalare l’inefficienza dell’Ente.

L’ex arciprete, per il suo ruolo di Cappellano del cimitero riconosciuto fino al 2014, ha adesso chiesto la destituzione della dirigente che doveva provvedere  in tempi ragionevoli ad adottare la determina di pagamento. L’ex parroco sottolinea che dalla cessazione del suo incarico siano trascorsi inutilmente 6 anni e 8 mesi e ciò nonostante nel frattempo lo stesso sacerdote avesse sottoscritto un accordo transattivo col Comune con il quale accettava una decurtazione del credito proposta da Palazzo Longano a seguito del Piano di riequilibrio finanziario a cui è ricorso l’Ente.

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