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Acqua razionalizzata a Capo d'Orlando, il Comune impone le regole per l’utilizzo

La cittadina è in vera emergenza per la prima volta nella sua storia

Scatta l’emergenza idrica a Capo d’Orlando e Palazzo Europa impone la razionalizzazione dell’acqua. Così è vietato, tra l’altro riempire le piscine, irrigare, lavare l’auto ed altri usi che non siano idropotabili. Palazzo Europa addebita la scarsità d’acqua, come scrive nel comunicato stampa diramato in queste ore, «all’aumento della popolazione, quindi dei consumi idrici, soprattutto in questo mese di agosto» per cui, come aggiunge, «abbiamo il dovere di mettere in atto tutti quegli accorgimenti per evitare l’insorgere di pericolosi inconvenienti igienico sanitari a tutta la popolazione».

Che la rete idrica che passa sotto i piedi dei residenti sia veramente un “colabrodo” lo dimostrano i tanti guasti alla condotta che si succedono con allarmante regolarità ma Palazzo Europa non ne fa menzione nel suo comunicato tant’è che aggiunge: «Spesso, nonostante sulla condotta non vi siano perdite ed il circuito dell’acqua funzioni perfettamente, abbiamo comunque carenze. Questo è senz’altro addebitabile ad un utilizzo non adeguato dell’acqua (irrigazione di orti, riempimento di cisterne non autorizzate, foraggiamento piscine). È chiaro che l’uso improprio dell’acqua, allo stesso modo delle perdite, provoca un disagio igienico sanitario. Ed allo stesso modo deve essere evitato, perseguito e sanzionato». Da ciò «è necessario sensibilizzare la popolazione sul contenimento dei consumi e sull’uso razionale dell’acqua pubblica ponendo una serie di divieti ed obblighi, invitando la cittadinanza ad un uso parsimonioso della risorsa idrica distribuita attraverso l’acquedotto pubblico. Così come è necessario suggerire alle strutture ricettive, sanitarie, sportive, di approntare, ove possibile, scorte di emergenza utilizzando serbatoi di riserva».

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