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Il caso delle “gare truccate” a Falcone: archiviata l’accusa di associazione

L’inchiesta sulle presunte turbative d’asta al Municipio. Scagionati in sette. Processo al via il 22 settembre per 4 persone

Si apprende soltanto adesso che dallo stralcio iniziale dell'inchiesta principale denominata “Movie Direction” sulle presunte turbative d'asta che sarebbero state commesse per le procedure di affidamento dei servizi tecnici di progettazione dei lavori di "Mitigazione del rischio di erosione costiera attraverso il ripascimento e rifiorimento delle scogliere esistenti antistanti al centro abitato a difesa del litorale di Falcone”, che con provvedimento del 13 agosto dello scorso anno, a seguito degli interrogatori di garanzia, il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, aveva disposto l'archiviazione per l'ipotesi di reato di “associazione a delinquere” finalizzata alla commissione di reati di turbativa di pubblico incanto contro la Pubblica amministrazione.
Per quanto riguarda lo stralcio generato da una prima informativa dei carabinieri l'archiviazione per il reato di associazione a delinquere è stata disposta per sette persone: l'ex sindaco, ingegnere Carmelo Paratore; l'ing. Natale Mancuso ex tecnico comunale; l'ingegnere Antonino Sutera, legale rappresentante della Dinamica srl società che ha partecipato alle gare; Marisa Minghetti ex responsabile ufficio Ragioneria del Comune, nominata presidente commissione di gara; e un altro ex funzionario comunale Andrea Catalfamo anch'egli nominato presidente di gara; e gli ingegneri Massimo Brocato e Carmelo Maria Genitori.

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