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L'incidente sulla Caronte&Tourist che costò la vita a Gaetano Puleo, c'è un terzo indagato

Risultano pertanto indagati il comandante del traghetto che era attraccato al molo Norimberga Giuseppe Cama, la società Caronte e Tourist e adesso anche Luigi Genghi, in qualità di datore di lavoro di Puleo e armatore della Elio

Dopo circa diciassette mesi, l’Ufficio di Procura di Messina ha emesso avviso di conclusione indagini e contestuale informazione di garanzia da cui risulta l’individuazione di un terzo indagato a cui è contestato il reato di omicidio colposo con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, per l’infortunio mortale del nostromo della nave di Caronte e Tourist “Elio” Gaetano Puleo, avvenuto il 24 febbraio del 2021.

Risultano pertanto indagati il comandante del traghetto che era attraccato al molo Norimberga Giuseppe Cama, la società Caronte e Tourist e adesso anche Luigi Genghi, in qualità di datore di lavoro di Puleo e armatore della Elio.

“Gli elementi raccolti nel corso delle indagini preliminari dagli Organi di Polizia Giudiziaria trovano riscontro e corroborano quanto emerso dalle investigazioni difensive, condotte dai  sottoscritti,, ovvero la  presunta sussistenza  di  plurime violazioni delle  norme in materia di  prevenzione degli  infortuni sul  lavoro consistenti in  omissioni e mancate valutazioni dei rischi presenti nelle opera- zioni di ormeggio sulla nave N/T “Elio”.

Invero, come riportato nella rubrica del  capo di  imputazione, si fa esplicito riferimento alla circostanza che "analogo evento a quello occorso al Puleo si era verificato nel mese di settembre 2020 a danno di altro marinaio in servi- zio presso la N/T “Elio” e non adottava idonee misure atte ad  identificare e rimuovere la causa dell’evento e limitare al minimo i rischi dei lavoratori".   T

ale compendio  probatorio  acquisito dagli  investigatori  oltre agli ulteriori elementi di  indagini il cui riserbo ci è attualmente  imposto, ci inducono  ad affermare, tristemente e nel rispetto delle garanzie difensive, che il sacrificio del nostromo Gaetano Puleo, il quale ha sempre  prestato la  propria attività lavorativa con la massima dedizione presso la società Caronte & Tourist spa, si sarebbe potuto evitare”. Questo in una nota i legali della famiglia Puleo Claudio Calabrò e Francesco Rizzo.

Puleo fu colpito dal tendersi improvviso di una gomena utilizzata per l’attacco della nave e che in un primo momento si era impigliata. Quando il Nostromo si affacciò per capire cosa accadesse venne colpito così violentemente da essere sbalzato in mare.

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