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Messina, il nuovo porto e le estorsioni dei clan

Mentre resta incerta la sorte del cantiere di Tremestieri, emerge un dato inquietante dall’inchiesta sul traffico di droga tra Calabria e Messina

Sono giorni decisivi per una delle opere pubbliche più importanti, e dai costi più ingenti (appalto da 72 milioni di euro), mai avviate e realizzate nella città di Messina, almeno negli ultimi decenni: il nuovo porto di Tremestieri.
Un’opera che definire controversa è solo un eufemismo. Un cantiere fermo ad appena il 25 per cento dei lavori, con ritardi tali da portare l’Ente appaltante (il Comune) anche a una possibile scelta drastica, quella di rescindere il contratto con la ditta appaltatrice.
Ma c’è un dato inquietante, più di tutti gli altri. Un dato che emerge dai faldoni dell’inchiesta culminata con l’operazione che ha portato alla luce il business dei traffici di droga tra la ‘ndrina d’Aspromonte della famiglia Nirta, lo Stretto e le propaggini dei Nebrodi (Tortorici). Nell’ordinanza, che è alla base dei provvedimenti di custodia cautelare eseguiti proprio martedì scorso, si sottolinea come l’attivazione delle intercettazioni sia avvenuta sulla scorta delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Giovanni (detto Gianfranco) Bonanno, sottoposto alla misura di massimo rigore nell’ambito dell’Operazione Scipione. Non c’entra niente con la scoperta dell’associazione dedita al narcotraffico, ma all’origine di tutto c’è una dichiarazione dello stesso Bonanno, risalente al 22 gennaio 2021 (un anno e mezzo fa, dunque, non in un lontano passato...), con cui egli «riferiva di avere intrattenuto rapporti con Giuseppe Mazzeo e con Di Stefano per procurare illecitamente il gasolio da trasportare a Catania e che Mazzeo, legato ad Antonino Spartà, si occupava di estorsioni, come l’estorsione cui è stata sottoposta una ditta di Chioggia per l’aggiudicazione dei lavori al porto di Tremestieri, in cui l’accordo estorsivo ha visto coinvolti il clan Galli, il clan Ventura e il clan Ferrante». E ovviamente tutto questo è oggetto di altra indagine, che non riguarda i viaggi della droga nello Stretto. Quelle dichiarazioni in grassetto lasciano sbigottiti.

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