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Capo d’Orlando, truffe a finanziarie: una condanna e nove prescrizioni

Il tribunale di Patti

Si è concluso con una condanna e nove prescrizioni il procedimento a carico degli imputati nel processo scaturito dall’operazione “Payroll” del 2013 per l’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata alle truffe ai danni di banche e società finanziarie per il conseguimento di finanziamenti e mutui.
Il collegio del Tribunale di Patti (presidente Mario Samperi, a latere Gullino e Zantedeschi) ha condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione Francesco Paolo Letizia, 44 enne promotore finanziario di Capo d’Orlando. La pena a suo carico, considerato il vincolo della continuazione, riguarda le accuse di associazione a delinquere, nella qualità di promotore, ed estorsione. Disposti quindi nei confronti dell’uomo 2.000 euro di multa oltre le pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, il divieto di soggiorno nel comune di Capo d’Orlando ed il risarcimento del danno alle parti civile costituite, per un totale di 4.000 euro e le spese processuali.
Non luogo a procedere per prescrizione per altri nove imputati Antonino Campione, Calogero Cangemi, Federico Nascone, Giuseppe Ricciardello, Rosalia Mistretta, Daniele Casella, Antonino Befumo, Salvatore Saffo e Simone Tascone, per alcuni come partecipi dell’associazione e quattro imputazioni per truffa. Una precedente sentenza di prescrizione, sempre per alcuni casi di truffa, era già intervenuta nel 2018 in uno stralcio dello stesso procedimento.

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