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Casa del portuale di Messina: la bonifica taglia il primo traguardo

L’appalto del Genio civile

L’ultima volta che il nome della Casa del portuale è balzato all’attenzione della cronaca cittadina è stato il 16 maggio scorso, con il ritrovamento del cadavere di un senzatetto marocchino in un box di fortuna. In quell’occasione, si è riaperto il dibattito sulla necessità di recuperare la struttura ubicata a un tiro di schioppo dal porto e dalla Stazione, così come le altre confinanti, quali l’ex Silos granai e gli ex Magazzini generali. Ma un atto pubblicato sulla pagina dei “Decreti” della Regione siciliana rende conto di un importante tappa di avvicinamento alla riqualificazione di un bene conteso con Palazzo Zanca, che lo vorrebbe inserire nel mega progetto dell’I-Hub dello Stretto. Palermo, invece, predilige un’altra destinazione d’uso, ossia la trasformazione in residenza per gli studenti. E in virtù di ciò aveva affidato i “Lavori per la bonifica e lo smaltimento dei rifiuti presenti all’interno dell’edificio denominato Casa del portuale e nella relativa corte pertinenziale di via Alessio Valore n. 39”. Nei giorni scorsi, l’ingegnere capo del Genio civile di Messina Nicola Alleruzzo ha firmato una determina di approvazione e liquidazione “Stato avanzamento lavori n. 1 e ultimo a tutto il 21 marzo 2022”, trasmessa all’assessorato regionale dell’Economia, «per gli adempimenti relativi al pagamento del corrispettivo spettante all’operatore economico Geos srl, affidatario dei lavori in oggetto, pari a 41.853,09 oltre Iva».

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