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Stop ai tamponi all’ex Gazometro. Ma c'è uno spiraglio per i lavoratori Covid

Il commissario Firenze ha chiesto il reintegro di molte figure non confermate a fine giugno. All'ex "cittadella del tampone" il Comune deve far partire i lavori per il nuovo parcheggio

Presto l’ex Gazometro non sarà più la cittadella del tampone dell’Asp. Le esigenze del Comune di avviare i lavori per la realizzazione di un grandissimo parcheggio, il più capiente dei 15 di interscambio programmati per tutto il territorio cittadino, hanno preso il sopravvento. E così palazzo Zanca ha chiesto la restituzione dell’area che dalla primavera del 2020 è stata trasformata in un hub dei test anti-Covid.

Ma siamo in piena recrudescenza del virus e tutt’ora in quello spazio si viaggia a 1000 tamponi al giorno. Per questo Messina non può rimanere senza un riferimento così importante tanto più che lo spazio al PalaRescifina non è sufficiente per ospitare la richiesta. Perciò nella prossima settimana, è previsto un tavolo tecnico anche con il Comune e l’Asp per l’individuazione di un’area aggiuntiva.

Le ipotesi sul campo, ad oggi sono due: l’area della Fiera con i limiti logistici dell’ingresso in area “serpentone” in pieno traffico estivo, o la conferma dell’area mercatale di Giostra che l’Asp aveva restituito al Comune proprio una settimana fa. A quel punto il mercato potrebbe restare in strada ancora per qualche mese. Ma altre soluzioni potrebbero venir fuori dal prossimo tavolo tecnico.

Capitolo lavoratori Covid. La provincia di Messina è stata l’unica il 30 giugno scorso, a non rinnovare un buon numero di contratti ai professionisti che hanno lavorato nella grande struttura “covid” negli ultimi due anni. Nella fattispecie, sono venuti meno circa 150 figure, su 460 complessive. La vicenda ha sollevato un polverone politico con interrogazioni da più parti all’Ars. «Se serviranno posti in più li valuteremo, non ci tireremo indietro. Chi non è stato confermato – ha detto il commissario Asp Dino Alagna – in questa fase non era strettamente necessario».

E sempre ieri è intervenuto sulla vicenda anche il Commissario per l’emergenza Covid Alberto Firenze. «Ho scritto 4 giorni fa alla Regione per ottenere una revisione. Intanto l’aumento orario per biologi, infermeria e gli amministrativi della piattaforma informatica. Poi ho chiesto il reintegro degli assistenti sociali e dei tecnici della prevenzione che sono altre 25 figure. Mentre in questa fase appaiono eccessivi i 93 psicologi visto che il contact tracing non si fa più. A Palermo sono in 12, qui possono essere recuperati con altre funzioni».

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