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Dispersione scolastica: interrogazione al Ministro sui fondi assegnati

Vittoria Casa

Chiarezza sui criteri di assegnazione dei fondi del PNRR Istruzione per la dispersione scolastica, la cui prima tranche da 500 milioni è stata ripartita nei giorni scorsi alle scuola italiane destinando, come comunicato dal Ministro Patrizio Bianchi, il 50% al Meridione. Numerose però le istituzioni scolastiche che non hanno ricevuto fondi, pur operando in territori a rischio con alti tassi di abbandono degli studi.

“Il PNRR prevede sulla dispersione scolastica 1 miliardo e mezzo di euro, 500 milioni dei quali sono stati appena assegnati dal Ministero dell’Istruzione. È la prima volta che vengono stanziate cifre così importanti. Eppure, a causa dei criteri di riparto adottati, il quadro che ne deriva è distorto, con molte scuole siciliane e di altre regioni rimaste senza fondi. Sulla questione, ho presentato un’interrogazione in commissione VII al Ministero dell’Istruzione” ha annunciato  Vittoria Casa, presidente commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera. “È ad esempio paradossale il caso degli istituti comprensivi dello Sperone-Pertini e di Giuliana Saladino al Cep di Palermo, o di alcuni circoli didattici di Bagheria. In queste realtà scolastiche si lavora contro la dispersione intensamente, in modo sistemico e costante. Ma non sono state assegnate risorse, come del resto a diverse altre scuole del Mezzogiorno, nonostante al Sud siano stati assegnati circa il 50 per cento dei fondi. Occorre dunque intervenire per rivedere i criteri e non penalizzare realtà virtuose” conclude Vittoria Casa.

Nei giorni scorsi analoghe perplessità e richieste di chiarimenti erano provenute dalla deputata messinese Maria Flavia Timbro, dal Movimento Articolo Uno  e dalla Cgil.

La scuola, argine contro le derive sociali e culturali

La scuola come argine, culturale e sociale, contro un analfabetismo dilagante che non è solo limite cognitivo, ma relazionale. Che incide gravemente non solo sulla formazione personale, ma sugli indici stessi di crescita e sviluppo di una comunità, declinandone al ribasso le competenze e decretandone l’impoverimento e l’inesorabile disfatta nel confronto con territori più “preparati”, specie nel mercato del lavoro. L’abbandono degli studi è una piaga che affligge il Meridione, con i tassi più alti d’Italia che consegnano migliaia di ragazze e ragazzi ad un limbo nel quale albergano patologie psicologiche (come il fenomeno dell’hikikomori, la sindrome da isolamento) ma anche gli interessi della criminalità, come evidenziato dagli allarmanti sopralluoghi della Commissione antimafia nei mesi scorsi. Un’emergenza alla quale anche Gazzetta del Sud riserva grande attenzione, contribuendo alle strategie di contrasto all’abbandono degli studi con il progetto legato all’inserto Noi Magazine, promuovendo lettura e scrittura e stimolando un continuo interscambio, tra i diversi ordini d’istruzione e tra scuola e Università.

Floridia: in Sicilia dispersione al 17%

E proprio il contrasto verso l’abbandono degli studi è una delle direttrici del Pnrr Istruzione, la cui prima tranche è stata ripartita nei giorni scorsi dal ministro Patrizio Bianchi. Al territorio messinese sono andati circa 7,8 milioni di euro, assegnati ad alcuni istituti secondari di primo e secondo grado della città e della provincia: vediamo di capire con quali criteri e con quali finalità. «Il dato della dispersione in Sicilia supera il 17% ed è preoccupante - chiarisce la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, che già aveva annunciato i dettagli dello stanziamento a Messina scuola per scuola - Molti abbandonano il percorso scolastico subito dopo l’obbligo e molti altri non arrivano al diploma. Questo aumenta sempre di più i NEET, cioè i giovani che non risultano essere impegnati in un percorso di studi o di formazione. Per questo all’interno della missione 4 del PNRR abbiamo inserito specifiche risorse, oltre 500 milioni di euro, per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. I criteri per assegnare le risorse regione per regione sono basati sugli ultimi dati ISTAT rispetto al tasso di uscita precoce dal sistema d’istruzione, al tasso di popolazione priva di diploma e ad altri significativi indicatori. Le scuole beneficiarie di questa misura sono le scuole secondarie di primo e secondo grado individuate in base al tasso di fragilità degli apprendimenti (e quindi implicita dispersione) che è risultato essere pari o superiore all’8% considerando i risultati dei test Invalsi, in base anche al numero di studenti iscritti all’istituzione scolastica. Le scuole di riferimento potranno anche costituire reti di scuole per lavorare su contrasto a dispersione e orientamento in verticale, vale a dire in sinergia fra primo e secondo ciclo».

«Le scuole beneficiarie - chiarisce l’esponente di Governo - dovranno presentare progetti di potenziamento delle competenze di base, valorizzazione della motivazione in raccordo con le risorse del territorio, attività di co-progettazione, rafforzamento dell’offerta formativa con proposte sempre più innovative e inclusive. Dobbiamo fare di tutto per tenere i nostri giovani a scuola e per rendere l’offerta didattica sempre più attuale e attrattiva».

Il supporto dell'ufficio scolastico di Messina

«Il recente finanziamento da destinare al contrasto alla dispersione ed al sostegno ad alunne e alunni, specie ai più deboli - evidenzia il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Stello Vadalà - costituisce un ulteriore ed importante tassello di quella azione di supporto e rinnovamento iniziata dal Governo già in tempi pre-pandemici e proseguita con considerevoli e significativi accrediti alle istituzioni scolastiche, nei due anni successivi, caratterizzati dal contagio da Covid19. Nello specifico, le cifre assegnate alle istituzioni scolastiche della provincia peloritana, in totale 7.821.816 euro, mi sembrano congrue, dal momento che ciascun istituto dovrebbe ricevere cifre comprese tra gli 80 e i quasi 300 mila euro». «Conosco bene - aggiunge - il nostro territorio e il profondo ed incondizionato impegno che anima i colleghi dirigenti scolastici. Ogni scuola ha delle peculiarità ben precise e ciascun progetto andrà, perciò, programmato e cucito sulle palesate necessità degli alunni, suddivisi per fascia d’età e di concerto con gli organismi pubblici e privati del suolo di insistenza. Ancora una volta, si chiede al mondo dell’istruzione, e senza soluzione di continuità, un’intensa estate di progettazione didattica e organizzativo-strutturale. I presidi so che, come sempre, ci saranno e pure l’Ufficio scolastico provinciale, ove necessario, farà la sua parte, specie nel completare tutte le operazioni relative a supplenze, graduatorie ad esaurimento, organico di fatto ed immissioni in ruolo nei tempi previsti onde iniziare in piena serenità il nuovo anno scolastico».

Intanto le scuole finanziate sono già al lavoro

Sarà un’estate di lavoro per i vertici delle istituzioni scolastiche, impegnate nelle numerose progettualità promosse del Ministero dell’Istruzione fra cui, appunto, quella relativa ai finanziamenti contro la dispersione scolastica. Nelle scuole destinatarie dei fondi  infatti si lavora alla programmazione in attesa delle linee guida per la presentazione dei progetti.

Maria Schirò preside dell'Istituto Nautico Caio Duilio Messina

«Utilizzeremo questi fondi per attuare dei piani specifici di intervento mirati al rinforzo delle competenze disciplinari e relazionali di studentesse e studenti, soprattutto quelli che nel loro percorso di scuola hanno palesato diverse difficoltà di integrazione ed inclusione nel tessuto scolastico - afferma la dirigente dell’Istituto Nautico Caio Duilio, destinatario di fondi per poco meno di 274.000 euro - Punteremo ad azioni di recupero per ciò che riguarda le occasioni di socialità. L’idea potrebbe essere quella di rafforzare l’area dell’orientamento e di potenziare il curricolo del biennio con attività laboratoriali specifiche di approccio ed orientamento ai settori specifici del mondo marittimo, attraverso attività alternative alla didattica tradizionale che possono sicuramente attrarre maggiormente. Obiettivo fondamentale sarà quello di dare un’ulteriore possibilità anche a quelli che per varie problematiche sociali, familiari, ambientali, interrompono la frequenza scolastica, con il rischio concreto di intraprendere strade sbagliate. Vogliamo motivare ragazze e ragazzi, magari aiutandoli a scoprire o a riscoprire passioni nascoste».

 Angelina Benvegna, preside dell'Istituto Copernico di Barcellona

«I fondi destinati alla prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastico s’innestano in un percorso che l’Istituto Copernico ha già intrapreso - chiarisce Angelina Benvegna, dirigente della scuola superiore di Barcellona, che ha ottenuto l’assegnazione di 237.116 euro - . Nell’anno appena concluso sono stati attivati lo sportello di supporto psicologico per studenti, genitori e personale scolastico, la prima annualità del Progetto Piano Triennale per la Dispersione Scolastica, finanziato dai fondi regionali e comunitari; i moduli PON per il miglioramento degli esiti nelle prove nazionali Invalsi di Italiano e Matematica. Altri progetti autorizzati e finanziati con i fondi europei verranno avviati nei mesi estivi: “PON-REACT EU Edu green per la realizzazione e il potenziamento di ambienti didattici utili nell’ambito dell’educazione alla sostenibilità” e il Piano #LaScuoladEstate2022». «La scuola rappresenta un punto di riferimento strategico del territorio, specialmente gli istituti tecnici, “scuole bersaglio”, che come il “Copernico” operano in un territorio ad alto rischio di criminalità, - aggiunge la preside Benvegna - noi siamo soddisfatti perché con l’assegnazione di queste ulteriori risorse potremo ampliare l’offerta formativa e intervenire per ridurre il gap di apprendimenti nelle competenze di base determinatisi proprio nelle fasce più deboli della popolazione scolastica, in questi ultimi tre anni. Le azioni messe in atto promuoveranno il prolungamento del tempo- scuola, il potenziamento delle competenze sociali e relazionali e la valorizzazione delle abilità e dei talenti personali, attraverso la didattica laboratoriale e, in generale, di attività extracurricolari diversificate in un ambiente inclusivo e stimolante. Ci sarà molto da lavorare, ma confido nell’operosità che il mio corpo docente e ATA ha sempre profuso nella realizzazione dei progetti volti a migliorare la qualità del servizio scolastico e i risultati degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti. Verrà costituito un gruppo di lavoro d’istituto avviando gemellaggi e reti di scuole per la continuità e l’orientamento».

In prima linea i Comprensivi “di frontiera” Giovanni XXIII e A. Luciani di Messina

«Esprimo la mia più viva soddisfazione per questo finanziamento che giunge alla fine del mio primo anno da dirigente in questa istituzione, un anno che ha visto un radicale rinnovamento dell'istituto, della sua progettazione ed offerta formativa - afferma Daniela Pistorino, preside dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Villaggio Aldisio, scuola “di frontiera” destinataria di poco più di 107.000 euro - Questo finanziamento ci consentirà di potenziare percorsi finalizzati al contrasto alla dispersione ed alla realizzazione di percorsi educativi per la nostra utenza. Un traguardo importante per il quartiere ed il territorio, nel rilancio del quale la Giovanni XXIII gioca un ruolo non secondario. Le modalità di impiego dei fondi ricevuti saranno discusse da tutte le componenti scolastiche, ad iniziare da quelle collegiali, tenendo conto delle misurazioni e valutazioni espresse dell'istituzione fino ad ora». «Con queste risorse - aggiunge - si consentirà di ampliare l’offerta formativa contrastando l’abbandono scolastico, la dispersione e l’esclusione sociale. Grazie al contributo, verranno intraprese azioni educative e didattiche curriculari ed extracurriculari indirizzate al rilancio dell’intera comunità concretizzando sinergie con il territorio. Saranno avviate attività formative atte a valorizzare i talenti con particolare attenzione a tutti gli studenti e le studentesse che presentano fragilità negli apprendimenti. Particolare attenzione verrà inoltre data ad attività inclusive indirizzate anche alle famiglie con percorsi motivazionali, promuovendo relazioni positive con il corpo docente e rendendo tutti protagonisti attivi e partecipi di una mission educativa finalizzata a promuovere il successo formativo di tutti».

«Spero di poter costruire azioni concrete e sostenibili ed eque - ribadisce Grazia Patanè, dirigente dell’Istituto Comprensivo Albino Luciani, che ha ricevuto fondi per 86.678 euro ed è capofila dell’Osservatorio territoriale contro la dispersione scolastica - Continuiamo il lavoro intrapreso, auspicando di fare rete con le scuole non finanziate».

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