Tre corriere della droga improvvisate. O quantomeno incensurate fino a quando, il 26 aprile scorso, non sono state beccate agli imbarcaderi della Rada San Francesco. Uno dei tanti “viaggi della droga” tra le due sponde sullo Stretto interrotti nei mesi scorsi quando, nel giro di poche settimane, sono state diverse le operazioni analoghe condotte dalle forze dell’ordine. Ieri la sentenza del giudice Maria Militello, che ha condannato una 50enne, Maria Antonietta Irilli, di Ardore; la figlia 21enne Sharon Cicciarello, di Locri (difese dagli avvocati Eugenio Minniti e Francesco Maria Marchese); e un’amica di quest’ultima, la coetanea Alessia Galluzzo, anche lei di Locri (difesa dagli avvocati Salvatore Silvestro e Antonio Speziale) a sei anni di reclusione ciascuna e a 26 mila euro di multa (pena ridotta), oltre al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Alle due ragazze sono stati concessi gli arresti domiciliari, la richiesta per la 50enne Maria Antonietta Irilli è stata, invece, respinta. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina