Quando lo rinviarono a giudizio per una di stoccaggio di rifiuti fuori norma, era il dicembre del 2020, Pippo Lombardo in qualità di presidente di MessinaServizi rimise il mandato nelle mani dell’allora sindaco Cateno De Luca, che dopo aver pensato lo benedisse e gli rinnovò la sua fiducia. E ieri Lombardo, finito sotto processo insieme al funzionario della partecipata Filippo Marguccio, è stato assolto dall’accusa di peculato, di cui rispondeva da solo, con formula piena, ovvero «perché il fatto non costituisce reato». La vicenda riguardava lo stoccaggio di alcune balle di rifiuti depositate nel sito dell'impianto di selezione di Pace al di fuori dell’area autorizzata. La Procura aveva in origine ipotizzato il reato di violazione della normativa ambientale. Come previsto dalla legge, però, nel caso in cui la violazione non abbia cagionato danno o pericolo concreto e attuale alle risorse ambientali, urbanistiche o paesaggistiche protette, la magistratura impose delle prescrizioni. E la società che gestisce il settore dei rifiuti, dopo la richiesta di dissequestro, provvide alla bonifica dell’area. Successivamente, ai fini dell’estinzione del reato contravvenzionale, fu notificata la sanzione amministrativa di 6.500 euro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina