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Messina, risultati elettorali in ritardo per i moduli nei plichi sigillati e gli errori

Mancano all’appello le preferenze di 15 sezioni per i dati delle liste e 35 per le preferenze: ecco perchè

Sei giorni fa chiudevano i seggi di una tornata elettorale amministrativa arricchita dai referendum sulla Giustizia e da quello di Montemare. Otto schede che hanno poi consegnato una gran mole di lavoro ai presidenti e agli scrutatori. Sei giorni dopo la fine delle votazioni, però Messina, ha ancora poche certezze sull’esito del voto. Sa chi è il sindaco perché il Seggio centrale ha concluso le verifiche e i dati sono diventati ufficiali. Per tutto il resto non c’è un dato definitivo né ufficioso né ufficiale. Nessun altro comune siciliano non ha ancora comunicato alla Regione l’esito del voto, ancorché quello ufficioso dei rilevamenti.

Proviamo a capire cosa sia successo. I dati viaggiano su due percorsi distinti. Uno è quello dell’informazione immediata, quella per la stampa, per la Prefettura, la città e viene veicolata attraverso il sito internet del Comune. Una moderna e funzionale piattaforma è stata lanciata per l’occasione. I dati a questo sito arrivano attraverso dei moduli che i presidenti hanno compilato alla fine delle operazioni di voto. C’erano tutti i numeri essenziali: voti a sindaci, alle liste e le preferenze. Questo modulo di più pagine doveva essere consegnato agli addetti al Comune, fuori dal plico sigillato che contiene invece, oltre alle schede, il verbale ufficiale del seggio.

Ebbene almeno 10 presidenti hanno chiuso e sigillato il modulo all’interno del plico e quindi non è recuperabile fino a che non viene aperto dal presidente del seggio centrale. In altri casi questo modulo per il sito del Comune conteneva dati così incongrui da non poter essere inseriti nel sistema informatico per non falsare il dato. Da qui il fatto che ci sono ancora 15 sezioni che non sono state “caricate” nel database che oggi risulta con 238 sezioni su 253. Quindi alla base del ritardo, si può dire, che ci siano le sviste numeriche di chi ha compilato il modulo e quella materiale della chiusura dei plichi.

Poi c’è il canale ufficiale, quello che deve verificare l’esito delle elezioni con l’intervento di un magistrato che presiede un seggio speciale. Questo gruppo di lavoro ha iniziato a lavorare mercoledì scorso e, di solito impiega una decina di giorni per concludere i controlli sui verbali (quindi su un altro documento rispetto al modulo) che sono contenuti nel plico sigillato. Nessun ritardo quindi per questa verifica.

A partire dalla sezione 1, vengono aperte le grandi buste, si prende il libro-verbale e si controlla se i numeri inseriti, per esempio dei voti, sono congrui, in primis rispetto ai votanti. Fatto questo i dati vengono annotati e si passa alla sezione successiva. Quando si arriverà al plico delle sezioni di cui manca il modulo per il sito web , sarà possibile usarlo per aggiornare la pagina elettorale del Comune. Intanto ci sono decine di candidati che fremono e attendono facendo “refresh” su una pagina del sito del Comune che non si muove.

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