Messina

Lunedì 14 Ottobre 2024

Messina, ventisei ore di spoglio. Il presidente che ha salvato le elezioni

Se per gli altri presidenti di seggio quella di domenica e lunedì è stata una vera e propria maratona, per lui è stata come la scalata dell’Everest. Gianfranco Pistorio è un eroe civico. lo pensano in tanti al Comune dopo che hanno saputo come sia riuscito a sbloccare l’impasse di una sezione che, alle 4 del mattino di martedì, non era riuscita ancora a trovare il bandolo della matassa dello spoglio. Per lui verrà proposto un encomio ufficiale perché, come si diceva, ieri nei corridoi di Palazzo Zanca, «a quest’ora quei ragazzi erano ancora dentro il seggio a fare lo scrutinio». Pistorio è il presidente della sezione 114 alla Galatti. Intorno alle 4 del mattino di martedì, dopo sedici ore di spoglio ininterrotto (aveva convocato i suoi scrutatori a mezzogiorno), ha finito il suo lavoro ed è pronto a tornare a casa. Quando arriva davanti ad un’altra sezione, sempre della Galatti, si trova di fronte allo stallo delle operazioni. Un blocco che proseguiva da tempo, senza ci fosse stata alcuna ripartenza. Al punto che il presidente di quella sezione si era visto costretto a chiedere aiuto al Comune. È la segretaria generale in persona che, alle 4,30 mezzo di notte si vede costretta ad andare alla Galatti per verificare cosa possa essere successo. Il suo può essere solo un sostegno morale alla giovane “squadra” che si è vista alle prese con una montagna di schede e numeri da dover domare. Chi invece ha potuto dare il riavvio alle operazioni di spoglio, è stato lui. Gianfranco Pistorio è riuscito, con la sua esperienza, i consigli giusti affinché il presidente titolare potesse riprendere la conta dei voti e lo ha accompagnato, con le dritte più utili, fino a che tutte le operazioni non sono finite. Erano le 14 di martedì. Per lui ventisei ore di spoglio, diretto e indiretto, consecutivo in due sezioni. «Nei giorni precedenti avevo aiutato il giovanissimo presidente ad avviare le operazioni preparatorie – dice Gianfranco Pistorio –. Lui e anche i suoi scrutatori erano alla prima esperienza ed erano stati chiamati all’ultimo istante per sostituire gli oltre 100 presidenti che hanno rinunciato. C’era molto disordine nel seggio e ho dato loro un consiglio sul metodo per rimettere in linea il lavoro. Insomma li ho instradati. La segretaria con la sua presenza ci ha dato sostegno motivazionale e piano piano ne sono venuti fuori». Fare due spogli delle elezioni più complesse della storia recente della città , con ben 8 schede, è stato un grande atto di generosità e abnegazione. «Non mi sembra un gesto straordinario, ma solo dovere civico – dice Pistorio che è un imprenditore nel campo dei grandi eventi –. Stavo solo facendo un servizio alla comunità, e quando chiama la tua città si risponde. Come potevo lasciare quel giovane senza aiutarlo». La sua è la risposta ai tantissimi che hanno rinunciato a fare il presidente, spesso all’ultimo istante. «Molti hanno pensato al rapporto fatica –guadagno e hanno lasciato. Da qui tutte quelle nomine a persone inesperte. Ma prima delle polemiche, occorreva risolvere il problema e lo abbiamo fatto con quei ragazzi con cui ci rivedremo per mangiarci un po’ di focaccia e salutarci dopo la maratona. Un consiglio? Evitare election day e formare i presidenti di seggio con dei corsi appositi».

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