Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Messina, avanti con riserve sul nuovo Polo di Larderia

Sembrava dimenticato nei cassetti, nascosto tra le carte, il “Piano particolareggiato per gli insediamenti produttivi dell’agglomerato di Messina Sud-Larderia”. Eppure, mercoledì scorso, la Regione, con l’assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro, ha decretato, in conformità al precedente parere reso dalla Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali, di esprimere parere motivato favorevole per la procedura di Valutazione ambientale strategica e Valutazione di incidenza ambientale. Facendo un passo indietro, la complessa questione era stata trattata in dettaglio dalla Commissione tecnica specialistica, condensata nel responso del 29 aprile scorso. In coda alle 69 pagine, arriva la fumata bianca, ma a una serie di condizioni. L’entrata in vigore delle attività previste nel Piano deve seguire la realizzazione di interventi di mitigazione del rischio alluvioni con opere di sistemazione in alveo e dei sistemi arginali del Torrente Larderia. I cui muri d’argine dovranno essere sottoposti a lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, in quanto riconosciuti come elementi prioritari per la mitigazione del rischio idraulico. Non solo: la fascia di rispetto del corso d’acqua dovrà essere ampliata di 20 metri. Poi, la quota del piano terra degli opifici rispetto al piano di campagna dovrà essere di 1 metro, al fine di mitigare il potenziale rischio di esondazione; stabilimenti che non devono avere locali sotterranei e/o seminterrati a uso abitativo e commerciale. Le aree da adibire a servizi pubblici dovranno essere pari almeno al 20% della superficie complessiva del piano e destinate esclusivamente a verde attrezzato, parcheggi e impianti. Priorità anche all’utilizzo di energie rinnovabili, al fine di ridurre il fabbisogno energetico complessivo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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