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Barcellona, annullata con rinvio la confisca dei beni di Pietro Mazzagatti

La misura di prevenzione su aziende, società e immobili risultati intestati ai suoi familiari. Sarà necessario un nuovo esame da parte della Corte d’Appello

I giudici della Prima Sezione della Corte di Cassazione hanno annullato con rinvio per un nuovo giudizio alla Corte d'appello di Messina, il decreto con cui la stessa Corte il 4 febbraio 2021 aveva confermato la confisca di tutti i beni riconducibili all'ex pasticciere di S. Lucia del Mela Pietro Nicola Mazzagatti, 61 anni. Beni che risultano intestati ai suoi familiari. La confisca era stata decisa l'11 luglio 2019 dalla sezione Misure di prevenzione di pubblica sicurezza del Tribunale di Messina. Il provvedimento era stato impugnato dagli avvocati Franco Coppi, Sebastiano Campanella che difendono Pietro Nicola Mazzagatti e dall'avvocato Nico D'Ascola che difende i familiari di Mazzagatti cui risultano intestati tutti i beni, mobili e immobili. Ora, in forza dell'annullamento con rinvio, sarà necessario un nuovo esame da parte della Corte d'appello che sfocerà in un nuovo giudizio sulla base delle linee guida che saranno contenute nelle motivazioni della sentenza che ha annullato il decreto che confermava la confisca.

La proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di Pietro Nicola Mazzagatti, era stata formulata a “firma congiunta” dal procuratore della Direzione distrettuale antimafia, Maurizio De Lucia, e dall'allora direttore della Dia, Giuseppe Governale. Mazzagatti, infatti, è ritenuto socialmente pericoloso ed indicato quale appartenere all’organizzazione mafiosa denominata “clan dei barcellonesi”, attiva nel territorio di Barcellona e nei comuni limitrofi.

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