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Santa Teresa di Riva, ricovero dei disabili nelle strutture. Prosegue il contenzioso con l’Asp

Il Comune va avanti nell’azione legale per recuperare le somme. L’Azienda sanitaria deve pagare il 40% ma non lo ha ancora fatto

Torna alla carica l’Amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva per recuperare dall’Azienda sanitaria provinciale di Messina le somme che il Comune non ha ancora ricevuto, a titolo di compartecipazione, per il pagamento delle rette di ricovero dei soggetti disabili psichici.
Dopo l’incarico legale affidato lo scorso anno per le somme riguardanti il periodo compreso tra il 2014 e il 2019 la Giunta, su proposta del sindaco Danilo Lo Giudice, ha infatti deciso di andare avanti per ottenere anche la quota relativa al 2020, autorizzando il direttore dell’Area Amministrativa-Finanziaria-Affari generali a proseguire l’azione legale intrapresa nel marzo 2021, quando è stato affidato l’incarico all’avvocato Fabio Di Cara con studio nella cittadina ionica, per una spesa di 7.336 euro.

Nel 2020 la spesa totale per sette utenti è stata di 120.650 euro, di cui 44.222 euro coperti con il contributo regionale nei limiti degli stanziamenti di bilancio, mentre la differenza di 76.427 euro è a carico del Comune per una quota di 45.856 euro e di competenza dell’Asp per 30.571 euro.
Secondo le circolari emanate dall’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, l’Asp deve infatti compartecipare alla spesa nella misura del 40% dei costi sostenuti per l’inserimento degli utenti in strutture residenziali, ma nonostante negli anni sia stato chiesto all’Azienda sanitaria provinciale di assumere un formale atto di impegno di riconoscimento delle somme dovute, ciò non è mai avvenuto e il Comune, di fatto, ha dovuto coprire una spesa maggiore di quella di propria competenza.

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