Il libro del duplice delitto di Camaro San Luigi contiene altri due capitoli. Sono stati scritti nel corso dell’udienza celebrata ieri a Palazzo Piacentini. È iniziato ieri il processo per il 23enne Bartolo Mussillo, accusato di favoreggiamento nell’ambito del procedimento penale sugli omicidi di Giovanni Portogallo, 31 anni, e Giuseppe Cannavò, 35 anni. È stato citato direttamente a giudizio da parte della Procura, a seguito dello stralcio della sua posizione esaminata sulla base di materiale probatorio in gran parte comune con quello dei fatti contestati a Claudio Costantino, colui che fece fuoco e causò la morte di entrambi. La prossima udienza per l’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Bonavita, è stata calendarizzata il 18 luglio prossimo. A proposito di Cannavò, invece, il gip del Tribunale di Messina Fabio Pagana ha disposto, mediante altro incidente probatorio, l’analisi di frammenti di asfalto e cemento prelevati dagli uomini del Reparto investigazioni scientifiche il 20 maggio scorso, nei pressi dell’abitazione di colui che venne arrestato a Rosarno, in seguito ad alcuni mesi di latitanza, e di uno zerbino. L’obiettivo è trovare altre tracce ematiche sulla scena del crimine.
Ieri, quindi, spazio al conferimento dell’incarico peritale davanti al giudice per le indagini preliminari, il quale ha nominato nuovamente come perita Paola Di Simone, direttrice tecnica superiore biologa della polizia di Stato in servizio al Gabinetto regionale della Polizia scientifica di Palermo e precisamente al Laboratorio di genetica forense, già incaricata in occasione del precedente incidente probatorio. Il consulente ha fissato l’inizio delle operazioni 14 giugno prossimo, alla Polizia scientifica di Palermo.
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