Il cratere ci fa vivere, lo Stato ci lascia morire...». Cresce l’esasperazione dei vulcanari dopo l’ordinanza del sindaco di Lipari che ha interdetto la balneazione nel mare di Levante. Un provvedimento che, per quanto supportato da ragioni scientifiche, viene contestato dai residenti che sino a qualche giorno prima dell’ordinanza facevano regolarmente il “bagno” in quelle acque, come conferma anche l’ex sindaco Mariano Bruno che la scorsa settimana ha fatto un tuffo nel «mare che bolle», dichiarando che «tutto è tranquillo». «L’ordinanza in questione – sottolinea – interdice l’accesso alla spiaggia delle acque calde, una delle zone che hanno storicamente caratterizzato la bellezza dell’isola; un luogo nel quale siamo cresciuti facendo il bagno fra acque termali che in nessun momento hanno compromesso la nostra salute, né quella dei milioni di turisti che per molti decenni hanno fruito di questo meraviglioso regalo della natura. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina