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L’ultimo restauro della Badiazza di Messina

Domani saranno consegnati i lavori per restituire, entro 2 anni, la chiesa ai messinesi

L’ora fatidica è arrivata. Dopo un’attesa impossibile da quantificare in giorni, mesi e anni (il restauro, di fatto, va avanti da secoli...), domani si procederà alla consegna dei lavori per restituire la Badiazza alla pubblica fruizione dei messinesi e dei turisti. Il complesso monumentale della chiesa di Santa Maria la Valle, uno dei più importanti dal punto di vista storico-religioso e architettonico dell’intera Sicilia, sarà restaurato dalla ditta Aemme Srl di Favara, che si è aggiudicata i lavori per un importo complessivo di 1.213.616,54 euro. Le risorse finanziare arrivano dai Fondi Fsc 2014-2020 del Patto per la Sicilia e ad aprire ufficialmente il cantiere sarà la soprintendente ai Beni culturali, l’arch. Mirella Vinci, che attualmente è anche vicecommissaria straordinaria del Comune di Messina.
La Soprintendenza, d’intesa con l’assessorato regionale dei Beni culturali, guidato da Alberto Samonà, ha profuso il massimo impegno per cercare di accelerare il più possibile l’iter d’appalto. E come spiega la soprintendente, l’impianto, di epoca normanna, è stato oggetto nel passato di interventi di recupero, mai completati, e i lavori che andranno a realizzarsi hanno come obiettivo la prosecuzione dei lavori parzialmente eseguiti (negli anni Ottanta-Novanta) sulle strutture della fabbrica nell’arcata sinistra della navata, per poterli riproporre nell’arcata destra così da rendere fruibile l’intera navata. Il completamento del restauro e la ridefinizione della cupola mancante sul transetto, unitamente alla progettualità degli spazi esterni, ne completeranno la rifunzionalizzazione.
Il progetto esecutivo è stato redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti composto da “Advanced Engineering Srl” e “A&I Sustainable Projects”. Le indicazioni della Soprintendenza sono state chiare: il progetto, nel rispettare le valenze dell’impianto architettonico, dovrà completare il recupero attraverso un’adeguata progettualità a verde degli spazi esterni. E il cantiere dovrà chiudersi entro due anni.

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