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Prg di Alì Terme, il Cga apre uno spiraglio sul contenzioso con la Regione

Dopo la bocciatura delle istanze presentate anche contro la Soprintendenza

Per avere una risposta definitiva dalla giustizia amministrativa si dovranno attendere almeno altri sei mesi, ma è stato raggiunto già un obiettivo che fa ben sperare.
Il Cga di Palermo ha infatti aperto uno spiraglio per risolvere il contenzioso tra il Comune di Alì Terme e la Regione sul Piano regolatore generale, dopo la sentenza di gennaio del Tar di Catania che ha bocciato tutte le istanze presentate contro il Dipartimento regionale dell’Urbanistica e la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali.
I giudici di Appello, seppur abbiano accolto il ricorso cautelare dell’Amministrazione comunale ai soli fini della sollecita definizione del giudizio nel merito, senza sospendere gli effetti della sentenza di primo grado, hanno infatti ritenuto che «il ricorso necessita di essere approfondito nella sede di merito e l’interesse dell’appellante è tutelato dalla sollecita fissazione dell’udienza pubblica, nelle more della quale è auspicabile che le controparti pubbliche, nel rispetto del principio di leale collaborazione, interloquiscano in vista del superamento della questione controversa».
Dunque un invito a Comune e Regione a confrontarsi sulla questione per arrivare ad una soluzione, evitando che il caso si trascini nelle aule giudiziarie per anni.
La prossima udienza sarà il 16 novembre ma se ci sarà la volontà da parte del Dipartimento dell’Urbanistica il problema potrebbe essere risolto anche prima, evitando così la necessità di una variante al Prg, approvato nel 2020 dal commissario ad acta.

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